Francolise – Nelle sale del Castello Medievale una mostra dedicata all’Architetto Luigi Vanvitelli

Oggi, lunedì 27 novembre 2023, alle ore 9.00 nelle sale del Castello Medievale di Francolise si terrà l’inaugurazione di una interessante mostra d’arte dedicata al grande Architetto Luigi Vanvitelli, e le alunne della classe III A Turismo del Foscolo di Sparanise cureranno il servizio accoglienza per i tanti visitatori, e studenti provenienti da tutto l’Agrocaleno e dall’Altocasertano. La mostra resterà aperta fino al 3 dicembre e presenterà ai visitatori le cosiddette “tele vanvitelliane” del genio della Reggia di Caserta, dell’acquedotto Carolino e della Chiesa dell’Annunziata. Saranno in esposizione le tele preparatorie che il grande Architetto napoletano utilizzò per i disegni e gli schizzi per la progettazione delle sue grandi opere come il Lazzaretto di Ancona e la Reggia di Caserta. È possibile visitare la mostra dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00 con ingresso libero. L’esposizione è nata in occasione del 250° anniversario della morte del grande Architetto, nato a Napoli nel 1700 e morto a Caserta nel 1773, fu seppellito a Napoli nella Chiesa di San Francesco di Paola. I suoi disegni preparatori dimostrano la bravura nella pittura, nella progettazione architettonica e la sua fede. Nella “Maddalena penitente” (disegno del 1730, custodito nella Reggia di Caserta), in “Cristo e la Samaritana” nella “Messa di San Basilio” del 1729, in “Sant’Orsola” e nella “Presentazione di Gesù nel tempio e figure di Santi” si scopre un insolito Vanvitelli, uomo di profonda fede, sentimento che visse con intensità nella pratica quotidiana, anche nei momenti più difficili della sua vita: la perdita della figlioletta Anna Maria di quattro anni, e quella della sorella Petronilla alla quale era molto legato. Una fede che traspare costantemente dalle sue lettere dove era solito scrivere “Fiat voluntas tua Domine”. È questo soprattutto il Vanvitelli giovane che con i suoi disegni testimoniò la sua intima religiosità che rimase costante anche quando diventò il grande e invidiato Architetto della Reggia borbonica casertana. Vanvitelli apprese la pittura dal padre, il vedutista olandese Gaspar van Wittel, e la praticò in decorazioni a fresco (a Viterbo nella Chiesa del Suffragio, a Roma a S. Cecilia in Trastevere), ma l’abbandonò presto per occuparsi di architettura. A Roma, con Salvi, prolungò la facciata del Bernini a Palazzo Odescalchi; nel 1730 partecipò al concorso per la facciata di S. Giovanni in Laterano. Nel 1735 diventò aiuto Architetto della Basilica di S. Pietro. Ad Ancona costruì il Lazzaretto, l’Arco Clementino, la cappella delle reliquie di S. Ciriaco e la chiesa del Gesù; a Roma costruì anche il convento degli agostiniani. A Loreto costruì la torre campanaria per la Santa Casa. Dal 1746 al 1750 realizzò la Cappella Reale nella chiesa di San Rocco a Lisbona, Poi costruì la Reggia di Caserta e contemporaneamente l’imponente acquedotto Carolino, e la chiesa della SS. Annunziata, iniziata nel 1761 e terminata nel 1782 dal figlio Carlo.

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