La pubblicità, l’anima del commercio
Entrando in un supermercato, questo periodo preparatorio al Natale, vediamo un’esplosione di colori specialmente il rosso, il verde, il blu. Nel supermercato, che è luogo di offerta di prodotti alimentari, luogo dove, pubblicizzati dalla televisione, vi si possono trovare prodotti per la scuola, le nuove linee di abiti, perfino l’angolo del libro. È un universo di forme, colori, tutto ciò produce specialmente per i bambini, omologazione immaginativa. Bisogna prendere coscienza che la televisione è un forte canale comunicativo come pure il cellulare. Con questi mezzi di comunicazione di massa imperversa la pubblicità. Difatti, mentre prendiamo visione di un film o di uno spettacolo si intrufola la pubblicità, del resto vi sono programmi televisivi che vivono grazie alla presenza di essa. Vediamo sul piano tecnico come nasce la pubblicità. Per pubblicizzare un prodotto si costruisce un’immagine, un messaggio nel quale sia i testi che le figure devono colpire l’immaginazione. Questo effetto si ottiene attraverso strumenti che procurano il grado più elevato di una sorpresa. Il fascino di un messaggio pubblicitario consiste nell’essere umano imprevedibile, esso è in continua evoluzione. La grafica pubblicitaria è l’unica forma d’arte che può influenzare le scelte attraverso gli schermi televisivi, le pagine dei quotidiani, le riviste. La pubblicità è nata con l’avvento dell’industrializzazione e della migliorata condizione economica della società. Per ciò che concerne il linguaggio le forme sono molteplici, spesso vengono coordinate fra loro da una campagna di propaganda il cui obiettivo è quello di fare entrare il prodotto nella vita delle persone attraverso canali diversi. La pubblicità nasce dall’uso contemporaneo di diversi canali di comunicazione (testo scritto, immagini stampate, immagini video, voce). La pubblicità stampata è composta da due elementi: testo e immagine. Il testo è costituito da un’apertura (o riga di testo), posta in alto o in basso, scritta con caratteri ben visibili per richiamare l’attenzione sul prodotto, vi è una parte centrale più lunga e in caratteri più piccoli che contiene il testo applicativo sulle caratteristiche del prodotto e del servizio reclamizzato, vi è una terza parte che costituisce la chiusura cioè una frase breve e incisiva, studiata in modo tale da poter essere ricordata. Non sempre le tre parti sono presenti: spesso il messaggio è affidato solo alla chiusura o magari semplicemente all’immagine col nome del prodotto e per essere fantasiosa, efficace segue obiettivi quali: accostamenti visivi, audaci, provocatori, utilizzando fotografie di personaggi famosi dello spettacolo e dello sport (detti testimonial) utilizzando immagini suggestive e raffinate all’interno della pubblicità, vi possono essere figure retoriche.