Defibrillatore e massaggio cardiaco
Nei pressi della Chiesa vicino al cimitero di Secondigliano è stato installato un defibrillatore automatico. Il rispetto della salvaguardia della vita in una società stressata da problemi economici, ritmi di lavoro paranormali, non si può fare altro che lodare l’iniziativa dell’istallazione di questo grande presidio medico che può essere utilizzato anche da coloro che hanno partecipato al corso B.L.S. acronimo inglese che sta per Basic Life Support che tradotto in altre parole in italiano massaggio cardiaco e insufflazioni. Pensate che un bambino di dieci anni con le sue piccole braccia, ha salvato la vita della mamma aiutando il suo cuore in fibrillazione, seguendo semplicemente le istruzioni telefoniche del 118. Il cuore è un muscolo cavo formato da “quattro camere”: gli atri e i ventricoli. Questi ultimi sono separati da valvole di non ritorno: bicuspide e tricuspide. La funzione di questo grande muscolo è quella di pompare e distribuire il sangue formato da globuli rossi, globuli bianchi, piastrine. Una volta che si ha l’infarto dovuto a pressione sanguigna alta, movimento stressante del corpo, “cattiva” alimentazione, questo straordinario muscolo involontario batte ancora per otto minuti, in questo piccolo lasso di tempo si può salvare la vita dell’infortunato praticando il B.L.S. Come si pratica questa manovra vitale? Si appoggiano le mani una sopra l’altro col palmo rivolto verso lo sterno, non sulle costole perché attaccate a quest’ultimo con ossa cartilaginee, altrimenti la gabbia toracica non può avere la sua estensione durante l’inspirazione. Il tronco del soccorritore con le braccia perpendicolari deve formare l’angolo retto con le gambe genuflesse, mantenere questa posizione mentre si comprime il torace sullo sterno e il cuore si abbassa di pochi centimetri tra i polmoni i quali lo stringono un poco. In tal modo si può avere la fortuna di rimettere in circolo il sangue. Dopo trenta compressioni si intervalla con due insufflazioni, in maniera tale che il cervello non vada in ipossia, chiudendo tra pollice e l’indice le narici e soffiando nella bocca dopo averla liberata da eventuali corpi estranei, dentiera e aver reclinato all’indietro la testa per aprire le vie aeree superiori. Se si ha a disposizione il defibrillatore automatico lo si potrà utilizzare, certamente da chi è abilitato grazie ad un corso denominato B.L.S. Bisogna incentivare anche nelle scuole primarie non solo le medie, in occasione dell’educazione alla salute la conoscenza del massaggio cardiaco.