L’Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici: “PER UNA CULTURA DELLA PACE”

Si riporta integralmente il comunicato dell’Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici emanato ieri, 24 febbraio 2024:
“PER UNA CULTURA DELLA PACE”
Il Direttivo Nazionale dell’ANDiS (Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici), interpreta lo sconcerto dei dirigenti scolastici e di tutto il mondo della scuola per i gravi e ripetuti episodi di aggressioni della Polizia di Stato con scudi e manganelli a danno di giovani studenti che pacificamente manifestano.
Nell’ultimo caso, verificatosi a Pisa, si era scesi in piazza per la pace, in altri per richiedere l’introduzione dell’educazione sessuale e all’affettività, uno sportello psicologico finalizzato a tutelate la salute mentale di tutte le persone che attraversano la scuola, la sperimentazione per l’abolizione del voto numerico e per una valutazione costruttiva…
I cittadini di ogni stato civile e i giovani in primo luogo hanno avvertito da sempre il bisogno di manifestare pubblicamente per esprimere le proprie idee, esternare il proprio pensiero, condividere le preoccupazioni e il proprio dissenso, per ricondurre lo spontaneo bagaglio di emozioni, esperienze e valori pacificamente all’interno di una dimensione corale, pietra angolare della democrazia e della nostra costituzione repubblicana.
Il dissenso, pacificamente espresso, non è e non può diventare questione di ordine pubblico. Il mondo della scuola accompagna tutti i giorni le comunità scolastiche all’ascolto, al confronto, al rispetto.
Anche i nostri poliziotti, come egregiamente stanno facendo da anni in tante realtà scolastiche, dovrebbero contribuire alla crescita dei giovani con il loro prezioso contributo di esperienze e di idee unendosi allo sforzo di dirigenti scolastici e docenti che hanno a cuore il futuro delle nuove generazioni.
Ci auguriamo che chi ha il dovere di intervenire lo faccia subito e bene, per assicurare agli studenti, alle famiglie, alla scuola, alla società le condizioni di civile e serena convivenza, senza giustificare scorciatoie di violenza e di sopraffazione.
Costruiamo insieme una comunità di pace!

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