Atti persecutori e rapina
Nella giornata del 2 marzo 2024 il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Castel Volturno, all’esito di una attività d’indagine diretta dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, ha dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misura cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Santa Maria C.V., che ha disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti di un indagato, per il reato di atti persecutori (c.d. stalking) e di rapina. Il provvedimento coercitivo emesso dal GIP sammaritano, su richiesta di questa Procura, compendia gli esiti delle indagini che hanno permesso di ricostruire (sebbene in fase di indagini preliminari) i comportamenti vessatori tenuti dall’indagato nei confronti della donna con cui aveva avuto una relazione affettiva, che causavano ai danni della stessa un fondato timore per la incolumità propria e dei prossimi congiunti ed un perdurante stato di ansia e di paura. L’ultimo episodio, un violento litigio avvenuto a Castel Volturno, che terminava con minacce e con l’impossessamento del telefono cellulare della donna, spingeva quest’ultima a presentare denuncia presso il Commissariato, consentendo l’attivazione della procedura d’urgenza del c.d. “Codice Rosso” (L. 69/2019 avente ad oggetto disposizioni in tema di violenza domestica e di genere). Il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari di essa sono persone sottoposte alle indagini e, quindi, presunte innocenti fino a sentenza definitiva. Si precisa che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e l’odierno indagato è da ritenersi innocente fino a sentenza definitiva e che la misura cautelari è stata adottata senza il contraddittorio che avverrà innanzi al Giudice che potrà anche valutare l’assenza di ogni forma di responsabilità in capo all’indagato.