Giornata della Donna – Il COISP: la Polizia ha fatto passi da gigante!

Paola Menozzi – 8 Marzo, giornata internazionale della donna meglio conosciuta come festa della donna… Altro non è che una commemorazione per ricordare le conquiste sociali, economiche ma soprattutto morali che da tempo risalente le donne hanno fortemente perseguito ed in tanti casi ottenuto, fino ai giorni nostri. Certo, sono stati eliminati tanti pregiudizi e discriminazioni in tanti ambiti, non ultimo in quello lavorativo dove, molti settori vedevano l’oligarchia-predominio solo maschile, riservando al genere femminile settori semplici e marginali che non consentivano loro di esprimere al meglio la loro essenza, il loro essere. “La stessa Polizia di Stato ha fatto passi da gigante in tal senso, fino a ritrovare, oggi, una molteplicità di donne ai ruoli apicali, strategici e di comando che un tempo erano per loro solo un’utopia”. È quanto affermato dal Segretario Provinciale, Responsabile per le Pari Opportunità, del Sindacato di Polizia COISP Antonella Bufano, che così continua sull’argomento: “…Ciò dimostra, ancora una volta, quanto grande sia la forza che una donna può avere dentro di sé, specie quando riveste certi ruoli, particolari proprio perché strettamente connessi all’indossare una divisa in rappresentanza di un’Istituzione, quella della Polizia di Stato, che è l’emblema di legalità, sicurezza, umanità, tutti valori questi, insiti in modo naturale nella donna che svolge tale ruolo, ancor prima che a lavoro, nel privato facendo la madre. Quindi il mio augurio ed il mio più grande ringraziamento va a tutte le donne del mondo ma soprattutto a chi, proprio per il particolare lavoro che svolge, riesce a conciliare non senza fatica e sacrificio, anche l’attività primigenia di madre oltre che quella di moglie. Purtroppo il cammino è ancora lungo e la dimostrazione ce la danno i fatti di cronaca che giornalmente ci devastano l’anima. Mi riferisco all’escalation dei tanti femminicidi che si stanno susseguendo quasi giornalmente e che altro non rappresentano se non il poco rispetto della vita umana, nello specifico di chi è considerata più debole, per il sol fatto di avere una grandezza interiore che è l’umanità, la sensibilità e forse la troppa fiducia verso chi hanno a fianco e che si trasforma in Mr. Hyde e le torturandole ed uccidendole brutalmente”. Credo – continua la sindacalista – che il mondo si debba fermare a pensare su come si sia ridotto il genere umano, su come stia degenerando, basta guardare allo scenario internazionale ed alle continue guerre che imperversano, alle vite straziate dalla sete di potere e di espansione, a quelle madri-donne che si trovano a raccogliere ed a piangere i resti dei propri figli. Ed oggi è proprio a queste donne che va la mia più grande ammirazione e solidarietà, sperando che presto nessuna donna debba vivere più questi momenti di terrore e rassegnazione alla propria condizione, sperando che i sacrifici fatti dalle nostre sorelle-donne nell’ultimo secolo non siano vanificati”.

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