Festa della Donna – momenti di riflessione al Museo Provinciale Campano
Capua (CE). In occasione della Festa della Donna, in prima serata di venerdì, 8 marzo 2024, si è svolto presso il Museo Provinciale Campano di Capua, a cura del Circolo Appio di Capua, l’evento culturale dal titolo: “D’amore non si muore – contributi e riflessioni sulla violenza di genere”. Alla serata sono intervenuti: Dott. Paolo Sacchetti (Commissario Circolo Appio – Capua), Dott. Giovanni Solino (Direttore Museo Provinciale Campano) ed Avv. Angela Del Vecchio (Presidente Ordine degli Avvocati – Foro di Santa Maria Capua Vetere), Dott. Paolo Albano (Magistrato, Procuratore Capo Emerito della Repubblica), Avv. Vincenzo Montanino (Avvocato Penalista – Foro di Santa Maria Capua Vetere) e Prof. Enrico Carafa (Dirigente Scolastico Liceo Statale “Salvatore Pizzi” – Capua) ed il Dott. Luigi Di Lauro (Giornalista). Durante la serata importanti e di significativo interesse sono stati due momenti di riflessione a cura del Dott. Danilo Del Prete (Scrittore) autore di numerosi testi tra cui il suo ultimo dal titolo: “Il mistero di Arniperga”, pubblicato per le edizioni Graus che ha riscosso notevoli consensi e della Dott.ssa Angela Ragozzino (Poetessa, Medico Chirurgo – Specialista in Anestesia e Rianimazione) autrice di numerosi testi di poesie e racconti di piacevole lettura. Il Dott. Danilo Del Prete, nella sua lettura di riflessione: “LA COLPA DI ESSERE SE STESSA – L’aspettò di sera davanti all’ingresso di casa. Le sferrò, con fredda lucidità, diciotto coltellate. Anna non ebbe scampo. Già i primi colpi inferti le erano stati fatali: stramazzò a terra in una pozza di sangue. Allora lui, non ancora pago, si mise ad infierire sul corpo oramai esanime. Poi, come se nulla fosse accaduto, andò via lentamente. Fu trovato qualche ora dopo dalla Polizia, a casa sua. Non oppose la minima resistenza, anzi: nonostante la tarda ora, era vestito di tutto punto. Sembrava che li stesse aspettando. “Ma io l’amo ancora… Non posso vivere senza di lei”. Queste le sue parole subito dopo l’arresto, mentre gli agenti lo portavano via. Sia ben chiaro: non è che l’avesse amata in un più o meno remoto passato. L’amava in quel presente e, in nome di questo “amore” probabilmente l’avrebbe rifatto altre mille-diecimila-centomila volte, se in futuro ne avesse avuto la possibilità. “Però anche lei… poteva dargli un’altra possibilità”. Questo lo squallido commento di parte dell’opinione pubblica, male informata se non addirittura in mala fede. Il facile giudizio, come l’indifferenza, uccide nuovamente. Anna non era una “mater Matuta” pervasa da statica ieraticità, che si possedeva totalmente; un oggetto di cui potesse disporre a piacimento chi diceva di amarla. Era solo una donna e, come tale, voleva semplicemente vivere appieno quell’intangibile dinamismo della libertà individuale, nel rispetto degli altri. Quel rispetto, quella premura a lei negati da colui che l’amava di un amore malato; a lei rubati da chi non le ha perdonato “la felice colpa di esser quel che era, il suo felice niente”. La Dott.ssa Angela Ragozzino, invece nella sua lettura di riflessione: “LA PANCHINA ROSSA – “D’amore il cuore palpita rosso il sangue scorre è vita e calore. Brilla una lacrima, se d’amore il cuore canta. Ricordi d’un tempo lontano… Scendono lacrime, rivoli di amara e lucida follia, bagnano un volto stanco e smarrito… Sola, siedi sulla ROSSA PANCHINA. Isola che non c’è…. II suo nome è Violenza! Ricordi d’un tempo lontano, sorrisi e dolci carezze… Ora non più, solo chiazze violacee, anima violata e furia selvaggia da chi parla d’amore che Amore non è. Sulle labbra una smorfia, nasconde il dolore che stritola e fa male… Sola, siedi sulla ROSSA PANCHINA. Isola che non c’è… Che sia un’Isola di nome Speranza!” All’incontro culturale è stato concesso il patrocinio dell’Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere e del Comune di Capua. Per l’occasione il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati Foro di Santa Maria Capua Vetere ha ritenuto di assegnare ed attribuire n.02 crediti formativi “ordinari” agli Avvocati iscritti che hanno partecipato all’evento culturale. Il gruppo di lavoro della serata è stato coordinato e moderato dall’eclettico Avv. Roberto Barresi (Dottore di Ricerca dell’Università degli Studi “La Sapienza” – Roma). L’aspetto contributi artistici e musicali ha visto la partecipazione di un gruppo di artisti composto da studenti del Liceo Statale “Salvatore Pizzi” di Capua: Chiara Giordano, Savio Varone e Gaia Palumbo dando voce ed interpretazione ad alcuni brani musicali classici e moderni e dal Dott. Domenico Valeriani (scrittore, giornalista, musicista, ricercatore musicale e storico). Alle ore 20.00 i lavori si sono conclusi con l’impegno, da parte dei gruppi convenuti al tavolo culturale, di continuare, nel tempo e tutti insieme, questi appuntamenti di particolare interesse sociale ed attualità.