Stili di vita in oncologia. Capitolo III: Cancro alla prostata
“Stili di vita in oncologia. Capitolo III: Cancro alla prostata”. Questo il tema del convegno in programma per sabato 16 marzo al Grand Hotel Vanvitelli di San Marco Evangelista (Caserta). Prenderà il via alle 9 con l’apertura dei lavori da parte della Presidente dell’evento formativo Professoressa Annamaria Colao. Quindi, la lettura magistrale del Presidente della Società Italiana di Nutrizione Clinica e Metabolismo Professore Maurizio Muscaritoli su «Prevenzione – stili di vita – sicurezza – alimentazione».
Il convegno è promosso dal Centro Morrone di Caserta in collaborazione con la Cattedra UNESCO. Direttore scientifico dell’evento formativo è il Dottore Daniele Grumiro.
L’iniziativa si avvale dei patrocini di Regione Campania, Comune di Caserta, Società Italiana di Endocrinologia, Università degli Studi di Napoli Federico II, Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, Associazione italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica. E ancora Ordine provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Caserta, quello dei Biologi della Campania e del Molise, ASL Caserta, la Società Italiana di Nutrizione Clinica e Metabolismo e la Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi.
Il convegno è accreditato ECM ed è destinato a medici, biologi, infermieri, dietisti, tecnici di radiologia e farmacisti. Continua così a Caserta l’attività della Cattedra UNESCO su «Educazione alla salute ed allo sviluppo sostenibile» dell’Università Federico II di Napoli, istituita nel 2019 e rappresentata dal chairholder Annamaria Colao. Grazie a un protocollo d’intesa con il Centro Morrone, rappresentato da Renato Morrone, e da Daniele Grumiro, responsabile attività progettuali a Caserta, si perseguono, in sinergia, gli obiettivi principali della Cattedra UNESCO: prevenzione delle malattie e corretta alimentazione. E il convegno “Stili di vita in oncologia. Capitolo III: Cancro alla prostata” nasce proprio nell’ottica che una sempre migliore strategia preventiva possa svilupparsi dal confronto di specialisti di spessore del territorio locale o di altri contesti.
Le neoplasie prostatiche rappresentano le più frequenti nell’uomo (19,8% di tutti i tumori maschili) con 40.500 nuove diagnosi nel 2022 (secondo dati AIOM). Il carcinoma prostatico è divenuto, nell’ultimo decennio, il tumore più frequente nella popolazione maschile dei Paesi occidentali. Questo aumento è correlato alla maggiore probabilità di diagnosticare tale malattia attraverso uno screening precoce, come il dosaggio del PSA, l’esame digitorettale, l’ecografia prostatica e la biopsia sotto guida ecografica. La diffusione degli screening consente una diagnosi più precoce, con un aumento dell’indice terapeutico (ossia risultati migliori a parità di trattamento); anche il trattamento multidisciplinare permette una migliore strategia terapeutica con miglioramenti dei risultati a lungo termine. Nella fase iniziale il carcinoma della prostata è in genere asintomatico, mentre in fase avanzata si hanno sintomi come la diminuzione della potenza del getto urinario, la pollachiuria, l’ematuria, la disuria e il dolore perineale. Tra il 2020 e il 2040, secondo le stime prodotte dalla IARC, le nuove diagnosi oncologiche maschili in Italia aumenteranno in media dell’1,3% per anno. I tumori più frequenti nella popolazione totale sono il tumore della mammella nelle donne (+0,2% per anno), il tumore della prostata negli uomini (+1,0% per anno) e il tumore del polmone in entrambi i sessi (+1,3% per anno). I fattori di rischio, per il carcinoma alla prostata, sono rappresentati dal fumo di tabacco, dall’obesità, dalla scarsa attività fisica, dall’abuso di bevande alcoliche. Da quanto descritto è evidente che sia una diagnosi precoce che un miglioramento dello stile di vita sono cardini per evitare l’insorgenza della patologia o migliorarne la prognosi. Il convegno si pone l’obiettivo di evidenziare possibili nuovi interventi preventivi per ridurre il rischio di malattia, nonché migliori strategie diagnostiche-terapeutiche.