Morti in Giappone collegati al riso rosso fermentato negli integratori alimentari

Dopo i cinque decessi e oltre 100 ricoveri in ospedale, tutti potenzialmente legati all’uso di integratori alimentari destinati ad abbassare il colesterolo, messo sotto accusa il riso rosso fermentato che è stato collegato alla produzione di citrinina, un metabolita dannoso responsabile di causare malattie renali. Studi medici hanno associato i decessi all’uso dell’alimento funzionale beni-koji a base di riso rosso fermentato dell’azienda Kobayashi Pharmaceutical, con un totale di 115 ricoveri segnalati fino ad oggi. Un portavoce dell’azienda ha detto alla CNN, che tutti e cinque gli utenti deceduti avevano sofferto di problemi renali dopo aver assunto Benikoji ColesteHelp. Due di loro prendevano le pillole dal 2021, quando il prodotto è stato lanciato, e uno ha iniziato la routine all’inizio del 2022, ha detto il portavoce. In seguito ai decessi e ai ricoveri ospedalieri, l’azienda farmaceutica ha ritirato volontariamente tre prodotti dagli scaffali, mentre è notizia di ieri che il Ministero della Salute giapponese ha emesso un altro richiamo di oltre 40 prodotti contenenti beni-koji di varie aziende. Il Beni-koji è una sostanza derivata dal riso rosso fermentato con il fungo Monascus purpureus, tradizionalmente utilizzato nei coloranti alimentari e nelle bevande fermentate. È ricco di monacolina K, ingrediente noto per le sue proprietà ipocolesterolemizzanti. Nonostante i suoi benefici per la salute, la fermentazione beni-koji può anche produrre citrinina, un metabolita tossico che può portare a malattie renali. I sintomi riconosciuti di avvelenamento da citrinina comprendono cambiamenti nel colore delle urine, gonfiore degli arti, affaticamento e funzionalità renale compromessa. Oltre ai problemi renali, la citrinina è associata a vari problemi di salute, tra cui lo stress ossidativo, la morte cellulare programmata e potenziali rischi di cancro. Sebbene i test condotti da Kobayashi non abbiano rivelato la citrinina nei prodotti beni-koji, è stata rilevata una sostanza sconosciuta, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza del prodotto a base di riso fermentato. L’azienda ha, inoltre, delegato diverse università a condurre analisi indipendenti, ha detto il portavoce dell’azienda farmaceutica, aggiungendo che il lotto in questione potrebbe essere stato prodotto tra aprile e ottobre dello scorso anno e spedito tra aprile e dicembre. Mentre continuano le indagini sulle cause delle morti e dei ricoveri in Giappone, rileva Giovanni D’Agata, Presidente dello “Sportello dei Diritti”, persistono preoccupazioni sulla sicurezza degli alimenti funzionali contenenti beni-koji.

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