La Diocesi di Aversa celebra la “Festa dei Popoli 2024” a Frattamaggiore
La Diocesi di Aversa che comprende variegate realtà territoriali di diciannove Comuni della provincia di Caserta: Aversa, Carinaro, Casal di Principe, Casaluce, Casapesenna, Cesa, Gricignano d’Aversa, Frignano, Lusciano, Orta di Atella, Parete, San Cipriano d’Aversa, San Marcellino, Sant’Arpino, Succivo, Teverola, Trentola Ducenta, Villa di Briano e Villa Literno e di dieci Comuni della provincia di Napoli: Caivano, Cardito, Casandrino, Crispano, Frattamaggiore, Frattaminore, Giugliano in Campania, Grumo Nevano, Qualiano e Sant’Antimo celebrerà a Frattamaggiore domani, martedì 23 aprile 2024, la XIII Edizione della “Festa dei Popoli 2024”, kermesse utile per conoscere, condividere e apprezzare le diversità culturali, linguistiche ed etniche presenti sul vasto e articolato territorio diocesano.
L’obiettivo principale della meritoria iniziativa, organizzata con la necessaria attenzione e la mirata lungimiranza, è quello di vivere la ricchezza che ogni cultura porta con sé per far sì che tale diversità non venga vissuta come un’entità che crea ostacoli e barriere che separano e dividono ma come un’opportunità di arricchimento reciproco e una possibilità di convivenza.
I lusinghieri risultati che l’evento, che viene riproposto annualmente con tematiche impegnative e sempre diverse, consegue con l’apprezzamento che riceve da parte della società nella sua più completa accezione, conferma il successo degli sforzi di integrazione, di dialogo tra culture e di fraternità che la Diocesi di Aversa da anni promuove.
La Diocesi, nel mese di settembre scorso, nel presentare l’iniziativa promosse il progetto per le scuole “Comunione, partecipazione e missione – Camminare insieme, accogliere, integrare, diritti umani e sociali” e socializzò che la XIII Edizione della “Festa dei Popoli 2024” si apriva ancora all’insegna della guerra e della devastazione nel cuore dell’Europa. Nello stesso tempo continuavano nell’indifferenza generale gli arrivi di disperati sulle coste europee, e l’Italia è uno degli avamposti principali e bisognava continuare a chiedere di accoglierli e includerli in quanto arrivavano in cerca di un futuro che si presentava molto incerto e, pertanto, l’edizione 2024 della “Festa dei popoli”, in questo desolante scenario, doveva essere attiva ed incisiva. La Diocesi nel messaggio di socializzazione ribadiva, inoltre, che nel 2024 la “Festa dei Popoli” rivolge la sua attenzione al trentesimo anniversario dell’uccisione di Don Peppe Diana per mano della camorra. Il giovane sacerdote casalese, ricordato come simbolo di impegno civile nella lotta alla camorra fino all’estremo sacrificio della vita, fu molto impegnato sui terreni dell’immigrazione fin dagli inizi della vicenda, fondando verso la fine degli anni ’80 il primo centro di accoglienza per immigrati nella sua parrocchia di San Nicola a Casal di Principe.
La XIII Edizione della “Festa dei Popoli” dalla suggestiva tematica “Accoglienza e Integrazione tra etnie presenti sul nostro territorio” si terrà nell’Auditorium dell’Istituto Scolastico di Istruzione Superiore “Gaetano Filangieri” di Frattamaggiore, Città di circa ventinovemila abitanti, facente parte della Città metropolitana di Napoli, insignita del titolo di Città dal 1902, Benedettina dal 1997 e d’Arte dal 2008.
I lavori inizieranno alle ore 9.30 con i saluti della Dirigente scolastica dell’Istituto ospitante Immacolata Corvino e del Vescovo diocesano S. Ecc. Mons. Angelo Spinillo e seguiranno gli interventi di Ciro Pizzo, Docente di Sociologia presso l’Università degli Studi “Suor Orsola Benincasa” di Napoli su “Identità, cittadinanza e territorio: dimensioni dell’appartenenza e di Sirio Fusco, Mediatore culturale e coordinatore di progetti per l’inclusione degli immigrati, su “Entrare nel mondo della diversità etnica”.
Al termine degli interventi dibattito sulle tematiche esposte che sarà moderato da Roger Sylvestre Adjicoude, Coordinatore dell’area dell’immigrazione della Caritas diocesana di Aversa e conclusioni.