Dalla provincia di Caserta al Parco nazionale dello Stelvio in omaggio ai grandi campioni del ciclismo

Giorni addietro una squadra di ciclisti dilettantistici “A.S.D. TOURBOLENTI”, è partita dalla provincia di Caserta per poi stanziare con base logistica a Tirano (SO), dove ha dato il via alla scalata su due ruote verso la mitica salita del Mortirolo, meta del ciclismo nel panorama mondiale, e dove nel 1994 ebbe inizio il mito di un giovane ragazzo che sarebbe divenuto poi legenda del ciclismo internazionale: “Il pirata” Marco Pantani e proprio al km 8 della scalata si trova posizionata una statua in ricordo del Campione, omaggiata dal gruppo ciclistico Tourbolenti. La due giorni ciclistica ha poi visto impegnati gli atleti campani, tra clima tipicamente alpino e distese di neve, nella scalata del Passo dello Stelvio, quest’ultima considerata una delle salite più famose d’Europa nonché meta ambita da ogni ciclista, situato nelle Alpi ai confini con la Svizzera, raggiunge un’altitudine di 2.758 metri, attualmente il passo carrozzabile più alto d’Europa, noto come “Cima Coppi”, ovvero, la vetta più elevata raggiunta dalla corsa Rosa annoverata per l’appunto da imprese leggendarie del ciclismo eroico ai tempi di Coppi e Bartali. L’A.S.D. Tourbolenti si pregia di aver lasciato un ricordo tangibile apponendo una targhetta ricordo a memoria del loro passaggio, è stata, altresì, realizzata e indossata da ciascun atleta una maglia ciclistica commemorativa raffigurante i luoghi interessati.
Un doveroso ringraziamento a tutto il Direttivo dei TOURBOLENTI per aver organizzaro in maniera impeccabile l’evento. Il Presidente Antonio Di Monaco, sempre presente e partecipe ad iniziative sociali e solidali: ad una nostra intervista ha dichiarato di essere fiero ed emozionato per aver contribuito in maniera tangibile alla realizzazione del sogno sportivo della squadra che presiede, con l’augurio di continuare a supportare iniziative sportive e non, con pedalate solidali, nel segno della legalità per la valorizzazione dei territori italiani nonché al benessere dello sportivo. Di Monaco conclude: “è stato un week-end all’insegna di forti emozioni fatto di salite delle mitiche montagne alpine nel ricordo dei grandi campioni che rimarranno per sempre nella storia del ciclismo mondiale, contornato da tanto divertimento e forte senso di amicizia e con estrema sicurezza affermo che tutti i partecipanti porteranno sempre con loro un ricordo indelebile. Un plauso a tutti, con l’augurio che il ciclismo e lo sport in genere, possano contribuire a rendere il mondo un posto migliore”.

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