Recensione al libro “Iulia Farnesia, lettere da un’anima”, di Roberta Mezzabarba

Ho letto con interesse sempre crescente il libro che narra la storia e le vicissitudini di Giulia Farnese, detta la “Bella”.
Per chi come me è un amante della storia e in particolare dei personaggi storici, non potevo scegliere di meglio. La figura della nobildonna è tratteggiata con cura, passione e fine discernimento psicologico, che palesa uno studio approfondito e ben curato della vita della protagonista.
Per la sua bellezza e avvenenza, sotto la tutela e gli inganni della madre viene introdotta negli ambienti ecclesiastici altolocati della capitale, dove viene notata dal Cardinale Rodrigo Borgia, poi divenuto Papa Alessandro VI, e ne diviene l’amante in giovanissima età.
L’intento della madre è quello di favorire, attraverso l’intercessione della figlia presso il Papa, l’ascesa del fratello Alessandro, il quale infatti a soli 24 anni viene elevato al rango di Cardinale.
Da ciò che l’autrice narra nel suo romanzo traspare tutta l’infelicità di questa giovane donna costretta a essere l’oggetto del desiderio di un uomo che a tutto avrebbe dovuto pensare tranne che al soddisfacimento dei piaceri della carne procuratogli dalla giovane più bella di Roma.
Giulia, frequentando la corte papalina, entra in contatto con la figlia illegittima di Alessandro VI, Lucrezia Borgia, con la quale allaccia un rapporto di amicizia, nonostante lei sia più vecchia di alcuni anni.
Entrambe le giovani donne condividono la condizione delle nobili fanciulle del tempo, contrarre un matrimonio vantaggioso per le loro famiglie e per loro stesse.
All’interno del romanzo la scrittrice sviluppa una corrispondenza epistolare che Giulia invia a Lucrezia, attraverso la quale con sagace maestria psicologica vengono rappresentati i sentimenti più intimi e controversi delle due figure.
È un libro ben scritto, con una prosa ricercata ma mai pedante, scorrevole e piacevole. Per chi voglia approfondire la conoscenza di una delle donne che maggiormente hanno lasciato un’impronta di sé nella Roma governata dal Papa Re del periodo rinascimentale non può non leggere questo interessante romanzo.
Il libro è adatto per qualsiasi tipo di lettore e di qualsiasi età, ovviamente, è maggiormente indicato per chi ama leggere le storie dei grandi personaggi del passato.
Elevo un elogio all’autrice che mi ha fatto trascorrere delle ore liete in compagnia di una grande donna vissuta in un momento cruciale della storia di Roma e non solo.

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