Quella tra salvare o lasciar morire non è una scelta. È il confine tra l’umanità e la disumanità, che non possiamo permetterci di superare

Da Valeria Taurino, Direttrice Generale SOS MEDITERRANEE Italia, riceviamo e con immenso piacere pubblichiamo.
Ciao Franco, giovedì pomeriggio, al termine del secondo salvataggio della Ocean Viking, proprio mentre i nostri soccorritori si prendevano cura dei 47 naufraghi a bordo, è arrivata una notizia che ci ha riempiti di emozione e di speranza: le obiezioni che abbiamo sollevato sul Decreto Piantedosi dopo il fermo della Ocean Viking del 9 febbraio scorso sono state accolte!
La Corte Costituzionale sarà chiamata a pronunciarsi sulla legittimità di un Decreto che, da quasi due anni, sta di fatto rendendo sempre più difficile salvare vite nel Mediterraneo. Da gennaio 2023, quando è stato promulgato, le navi di ricerca e soccorso sono state bloccate per ben 25 volte per un totale di 557 giorni complessivi, con risultati purtroppo tragici. Nel frattempo infatti oltre 4.700 persone sono morte nel nostro mare. Quante di loro avrebbero potuto essere salvate?
Questi 4.700 morti gravano sulle coscienze di un’Europa che ha scelto di voltarsi dall’altra parte.
Mentre attendiamo il pronunciamento della Corte Costituzionale, diventa sempre più urgente continuare la nostra missione. Impedirci di soccorrere chi sta annegando vuol dire ostacolare la tutela di un diritto, quello alla vita, che è uno dei diritti umani fondamentali.
Franco, insieme possiamo fare in modo che il nostro mare non sia più quell’enorme cimitero a cielo aperto in cui l’hanno trasformato!
Grazie di cuore per essere con noi, sempre!

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