Autonomia Differenziata e Settore Agroalimentare: un convegno a Napoli, martedì 22 ottobre 2024, sulla sfida del Mezzogiorno

Napoli si prepara ad accogliere un importante evento sul tema dell’autonomia differenziata e del settore agroalimentare. Il convegno, organizzato dalla UILA Campania, si terrà martedì 22 ottobre 2024 con inizio alle ore 9.30, presso l’Hotel Ramada, in via Galileo Ferraris. L’incontro, moderato da Emanuele Imperiali, giornalista ed editorialista economico del Corriere del Mezzogiorno, vedrà la partecipazione di personalità di rilievo sia del mondo sindacale che politico. Tra i relatori ci saranno Emilio Saggese, Segretario generale regionale della UILA per Campania, Napoli, Avellino e Benevento, Giovanni Sgambati, Segretario generale della UIL Napoli e Campania, ed Enrica Mammucari, Segretaria generale nazionale della UILA. L’evento vedrà inoltre l’intervento del Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che ha sempre prestato molta attenzione al tema dell’agroalimentare e delle politiche economiche regionali.
Il tema centrale del convegno riguarda il futuro del settore agroalimentare nel contesto dell’autonomia differenziata, una riforma che potrebbe avere profonde implicazioni per le regioni meridionali e per il comparto agricolo, uno dei pilastri dell’economia campana. L’Autonomia differenziata, infatti, seppur sostenuta da alcune regioni del Nord, solleva preoccupazioni in Meridione, dove potrebbe accentuare le disparità economiche tra le diverse aree del Paese. Il comparto agroalimentare, strategico per lo sviluppo e la sostenibilità del Sud, potrebbe risentire di eventuali differenziazioni normative e fiscali, con ripercussioni sia a livello di competitività che di tutela dei diritti dei lavoratori.
La conclusione del convegno sarà affidata a Pier Paolo Bombardieri, Segretario generale della Uil, che traccerà le linee di impegno del sindacato rispetto a queste tematiche di cruciale importanza.
Il convegno si pone come un’occasione per discutere in modo approfondito le opportunità e i rischi legati alla proposta di autonomia differenziata, riflettendo su come garantire un futuro di equità e sviluppo per il settore agroalimentare del Mezzogiorno.

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