Isernia – Giornata Mondiale dell’Ascolto: ascoltarsi e ascoltare
Ogni anno il 21 ottobre, si celebra la Giornata Mondiale dell’Ascolto, istituita in occasione del 27° International Focusing Conference nel 2016. Essa promuove l’importanza dell’ascolto in quanto opportunità di sviluppo e cambiamento sociale e personale. un’occasione per riflettere sull’importanza dell’ascolto attivo nelle nostre vite personali e collettive. In un mondo sempre più frenetico e sovraccarico di stimoli, spesso dimentichiamo quanto sia cruciale fermarsi e ascoltare davvero, non solo le parole degli altri, ma anche i loro silenzi, le emozioni e le esigenze non dette. Il Questore di Isernia, Dott. Della Cioppa, ci riferisce: “Questa giornata ci invita a riscoprire il valore del dialogo, della comprensione e dell’empatia. L’ascolto è molto più che udire suoni. È un atto di presenza e attenzione, che implica la volontà di capire, di entrare in sintonia con l’interlocutore, lasciando spazio a ciò che l’altro ha da dire, senza pregiudizi o interruzioni. L’ascolto attivo è un’abilità che richiede pratica e impegno, ed è alla base di tutte le relazioni sane e costruttive, sia personali che professionali. In questa giornata, organizzazioni e individui sono invitati a riflettere su come migliorare la qualità delle proprie interazioni ascoltando più attentamente. Questo non solo rafforza le relazioni interpersonali, ma ha anche effetti positivi sulla salute mentale e sul benessere di chi ascolta e di chi viene ascoltato. Uno dei temi centrali della giornata mondiale dell’ascolto è l’ascolto empatico, che va oltre la semplice comprensione delle parole per cogliere il significato profondo delle emozioni e delle esperienze vissute dagli altri. È un atto di grande generosità, che può alleviare la sofferenza, creare connessioni e favorire la crescita reciproca. L’ascolto empatico diventa fondamentale soprattutto nei contesti di aiuto, come il sostegno psicologico, le relazioni d’aiuto e i processi educativi. Nell’era digitale, l’ascolto ha assunto nuove forme. Social media, messaggi istantanei e piattaforme di condivisione ci offrono infinite possibilità di comunicazione, ma spesso la quantità di informazioni che scambiamo può superare la qualità del nostro ascolto. I ritmi frenetici di interazione e il multitasking ci rendono spettatori passivi anziché partecipanti attivi nel processo comunicativo. Questa giornata ci ricorda l’importanza di rallentare, di dedicarci interamente a chi abbiamo di fronte, anche quando questo avviene attraverso uno schermo. L’ascolto è anche uno strumento di apprendimento. Nei contesti lavorativi e educativi, sapere ascoltare permette di acquisire nuove conoscenze, comprendere meglio i problemi e trovare soluzioni più efficaci. I leader più efficaci sono quelli che sanno ascoltare i propri collaboratori, creando un ambiente in cui ciascuno si sente valorizzato e rispettato. La capacità di ascoltare apre la mente a nuove prospettive e arricchisce il dialogo, rendendo ogni discussione un’opportunità di crescita. Esistono molti modi per partecipare attivamente a questa giornata. Tra questi: Prendere consapevolezza del nostro modo di ascoltare: siamo davvero attenti? Interrompiamo l’altro? Ci limitiamo a sentire senza capire? Dedicare del tempo a conversazioni profonde, cercando di comprendere il punto di vista dell’altro senza preconcetti. Educare all’ascolto, promuovendo incontri, seminari o semplici discussioni sull’importanza dell’ascolto, in particolare nelle scuole e nei contesti lavorativi. Sostenere il benessere emotivo degli altri, ascoltando chi attraversa un momento difficile senza cercare di risolvere il problema subito, ma offrendo comprensione e conforto. La Giornata Mondiale dell’Ascolto ci ricorda che l’ascolto è un atto di cura e di rispetto verso noi stessi e gli altri. In un mondo spesso caotico e rumoroso, saper ascoltare diventa un’abilità fondamentale per costruire relazioni migliori, risolvere conflitti e promuovere la comprensione reciproca. E’ dai tempi dell’Antica Grecia che si tramanda l’arte del saper parlare bene, l’ars oratoria. Di tutta risposta anche il saper ascoltare, forse dovrebbe essere considerata un’arte, al giorno d’oggi sempre più rara. Saper ascoltare l’altro, è spesso una questione di sensibilità, è una scelta. Vuol dire anche restare e comprendersi. Se avviene, la comunicazione con l’altro si costruisce in maniera lineare e limpida. Saper ascoltare è un pregio, per uno sconosciuto, ma soprattutto in amicizia, nei rapporti interpersonali: è alla base di ogni relazione, legame costruito con fiducia e verità. Spesso è una forma d’amore quando ascoltare l’altro vuol dire ascoltare anche i suoi silenzi. Preziosi quanto l’empatia, che viaggia sempre su un filo emozionale che vibra, trema quando riconosce un’emozione dal suono più sottile ma più intenso. La Giornata Mondiale dell’Ascolto ci ricorda quanto è bello condividere un’emozione, ascoltata ed accolta, ci ricorda che non è da tutti ma è ammirevole porre attenzione ai dettagli dell’altro, proprio nel processo di ascolto, inglobando gesti, parole ed espressioni, dandone il valore che merita, significato. Nella Giornata Mondiale dell’Ascolto è giusto sottolineare quanto non invano, si dice che, ascoltare è diverso da sentire? In pochissimi scelgono la profondità, accarezzano la superficie, senza sfidarla. Sarà la frenesia della contemporaneità, che invece di essere sano entusiasmo è semplicemente impazienza. Impazienti dinanzi al tempo, a dispetto del quale preferiamo andare di corsa, in velocità. Invece l’ascolto richiede e impiega tempo, perché avvenga per davvero, E del tutto. Mai sentito parlare del piano d’ascolto? Nell’arte del teatro, è uno degli elementi, delle “relazioni” fondamentali per un attore quando è sul palcoscenico con il suo compagno di scena. La chiave perché il dialogo risulti credibile e vero è infatti proprio l’ascolto. Se quest’azione avviene veramente, in apertura verso l’altro, allora la scena riuscirà bene, dall’inizio alla fine. In questo tipo di dinamica anche il contatto visivo fa la sua parte. E se la giornata mondiale dell’ascolto servisse a sottolineare anche l’importanza di ascoltare sé stessi, che spesso è volentieri sembra un atto rivoluzionario, arduo, coraggioso. Sarà perché non sempre abbiamo tempo, modo, voglia di specchiarci nella nostra anima. Senza la quale però forse il nostro corpo sarebbe un rivestimento di ghiaccio. Riportato tutto il ragionamento nel nostro ambito di lavoro quotidiano, l’ascolto è strumento fondamentale nell’attività della Polizia di Stato, specie nel delicato ambito della prevenzione della violenza di genere. Presso gli uffici della Questura di Isernia è presente una sala dedicata all’ascolto delle vittime vulnerabili. Grazie all’ascolto, gli agenti della Divisione Anticrimine della Questura di Isernia hanno provveduto ad eseguire 10 misure di prevenzione personale di ammonimento emesse a carico di soggetti autori di violenza domestica. Il più delle volte queste misure consentono di interrompere il “ciclo della violenza”, tipicamente vissuto in ambito sia domestico che affettivo. Nella Giornata Mondiale dell’Ascolto c’è un’arte a cui possiamo fare riferimento, per non sottovalutare l’essenza, la bellezza e la forza dell’ascolto: la musica. Ezio Bosso, grande musicista, scomparso a maggio del 2020 diceva: “La musica ci insegna la cosa più importante che esista: ascoltare”. #essercisempre.