Maddaloni – “Chi come Dio?”, questo il nome dello spettacolo riuscito con successo
Quella che si riporta è una notizia oramai diffusa nel passaparola cittadino e che riguarda la serata del 27 ottobre 2024 che ha visto un grande concorso di pubblico, con tutti occupati della Basilica Minore del Corpus Domini, alla rappresentazione di “Chi come Dio?”, reinterpretazione e rivisitazione di una sacra rappresentazione ottocentesca, con rivisitazione del tandem Sparaco-Pisanti.
La serata è stato frutto organizzativo dalla Fondazione Giuseppe Ferraro, ed è stata introdotta dal Dott. Luigi Ferraro ricordando le e finalità attività della Fondazione coinvolgente anche progetti di recupero della memoria storica e della cultura del territorio, come quello della serata. È seguito il saluto del Sindaco, Andrea De Filippo, che ha elogiato l’iniziativa affermando che essa concorre alla promozione civile di Maddaloni. Quindi, il Prof. Clemente Sparaco ne ha tracciato gli indicatori storici, culturali e formativi.
È seguita l’azione scenica. Essa ci ha portato da subito in cielo, all’inizio dei tempi, con gli angeli magnificanti le opere del creato appena formato e Gabriele che annuncia da parte di Dio la generazione del Figlio, il quale avrebbe vestito natura umana e sarebbe nato da donna.
Michele, Raffaele e tutti gli angeli glorificano il Padre e il Figlio, generato dall’eternità. Lucifero invece in un’altra parte del cielo, incardinato nella sua superbia, prova un’invidia incontenibile e prepara la ribellione. Scoppia una guerra fra gli angeli fedeli, guidati da Michele, e quelli infedeli, aizzati da Lucifero. Vince Michele al grido di “Chi come Dio?”, mentre Lucifero precipita dal Paradiso.
Ma Lucifero medita la vendetta. Quindi, nel giardino di Eden, istiga Eva a mangiare dall’albero della conoscenza del bene e del male. “Diventerete come Dio” – le dice. Eva e Adamo cadono nella trappola e il peccato s’insinua fra di loro e si spande nel mondo e nella storia. Michele, alla fine, maledicendo Lucifero profetizza che, alla fine si compirà la salvezza, “la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo” ed egli (Lucifero) sarà “vinto per mezzo del suo sangue”.
Nel ruolo di attori tanti giovani talentosi e anche “diversamente giovani”, professionisti affermati e noti, che hanno messo gratuitamente a disposizione il loro tempo e si sono messi in gioco.
Regista è stato Mattia della Peruta, che ha anche ricoperto il ruolo di San Michele. Francesco Della Ventura e Vincenzo d’Errico hanno interpretato rispettivamente l’arcangelo Gabriele e l’arcangelo Raffaele. Nel ruolo di Lucifero ha campeggiato Antonio Natale, applauditissimo dal pubblico. Quindi, nel ruolo degli angeli, si sono esibite Gemma Vairo e Francesca Piscitelli, mentre in quello dei demoni si sono esibiti Alessandro Di Lucca, Luigi Tedesco e Salvatore Ragnino. Adamo ed Eva, protagonisti della scena finale, sono stati impersonificati da Antonio Piscitelli e Chiara Mattioli, la quale ha anche curato il filmato con immagini di guerre e distruzioni dell’ultima scena. Voce narrante è stata Rita Pisanti.
Vanno ancora menzionati ed elogiati Danila Antoniciello e Giovanni Pascarella, che hanno curato le coreografie, il corpo di ballo Vaganova ballet con i talentosi giovani ballerini, il coro del Corpus Domini, diretto dal Maestro Vincenzo Merola, Enzo Del Giudice per la regia tecnica, Domenico D’Aiello per le luci, l’audio e gli effetti (uno sforzo immane da parte sua!).