Calvi Risorta – Affermazione dell’artista-fotografo Gorizio Lo Mastro alla Terza Biennale dell’Arte di Barcellona

Gorizio Lo Mastro, artista-fotografo caleno e docente da alcuni decenni a Vercelli, continua a ricevere riconoscimenti e a conquistare premi e trofei nazionali e internazionali e l’ultimo, in ordine di tempo, è quello conseguito, quale secondo classificato del Premio della Critica alla Terza Edizione della Biennale dell’Arte visiva di Barcellona, 26 ottobre 2024, con l’opera fotografica “Sine conscientia”.
L’opera premiata, presentata ed esposta alla Pedrera di Barcellona che è una struttura di un’opera d’arte totale realizzata dall’Architetto Antoni Gaudì che per il suo aspetto esterno ricorda una cava a cielo aperto e presenta forme riprese dalla natura, ha un forte messaggio sociale: presenta un crocifisso in fiamme che si trasforma in una Fenice. L’opera intende denunciare l’odioso fenomeno degli incendi estivi uno dei quali, molto probabilmente di natura dolosa, ha distrutto il 10 agosto scorso un piccolo e caratteristico villaggio, denominato “Piccola Lourdes”, caratterizzato da strutture sacre circondate da un verde rinfrescante e rilassante, ubicato su una collinetta a ridosso del centro urbano di Calvi Risorta, realizzato alla fine del secolo scorso su iniziativa del mai dimenticato parroco-passionista P. Bartolomeo Avagliano e con il contributo e il sostegno dei cittadini di Calvi Risorta e di alcuni anonimi/dichiarati benefattori.
L’incendio non risparmiò neanche un artistico crocifisso collocato all’interno di una cappella e tale odioso e delittuoso evento ha ispirato l’artista caleno, sempre legato alla sua gente e al suo territorio nonostante l’eccessiva lontananza e l’inesorabile trascorrere del tempo, nella composizione della sua opera fotografica che è anche una forte denuncia su come si proteggono e si difendono il verde, la natura, il territorio e le strutture sacre che sono ricche di significato e di spiritualità.
L’artista Lo Mastro non ha ancora archiviato il brillante successo conseguito a Barcellona che già è proiettato sulla Seconda Biennale della Creatività che si terrà a Ferrara dal 16 al 20 novembre 2024, ove esporrà la sua ultima opera “Mater Dei”. L’opera di fotografia digitale astratta rappresenta, come è stato giustamente scritto, il volto di una Madonna formato da stelle che evoca un senso profondo di connessione tra il divino e l’infinito. Il volto della Madonna, tradizionalmente simbolo di protezione e maternità, appare come un’entità celestiale, quasi sospesa nel vuoto cosmico. La rappresentazione suggerisce che il sacro non è limitato al terrestre, ma si estende oltre i confini della nostra realtà, inserendo la figura femminile della Madonna in un contesto universale. Le stelle che la compongono sembrano pulsare di vita proprio, conferendo all’immagine un senso di movimento e di vitalità che trascende la staticità dei soggetti classici.
Per cercare di rendere merito all’artista-fotografo Lo Mastro, conosciuto come il “fotografo delle ombre”, si riportano a titolo esemplificativo soltanto alcuni dei premi vinti: Montecarlo, Trofeo “La Palma d’Oro” per le Arti visive; Milano, Premio per la fotografia digitale astratta; Los Angeles, Premio per l’opera fotografica “Io e mio padre”; Atene, Premio per l’opera “Sister”. La sua arte ha trovato apprezzamento in mostre prestigiose: Londra, Parigi, Bruxelles, Berlino, Praga, Mosca e Bruges e ciò testimonia e conferma una sua riconoscibilità crescente nel panorama artistico mondiale.

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