Pignataro Maggiore – Auguri in musica con zampogna e ciaramella al Museo della Civiltà Contadina e Artigiana

Domenica 8 dicembre 2024, ore 18.00, auguri in musica negli accoglienti e attrezzati locali del Museo della Civiltà Contadina e Artigiana di Pignataro Maggiore, ubicato nello storico Palazzo Santagata (XVI secolo) del quartiere Partignano.
L’ingresso, come è tradizione e consuetudine, sarà libero e alla meritoria iniziativa è stato concesso il Patrocinio dal Comune di Pignataro Maggiore.
Gli auguri, in perfetta sintonia con la ricorrenza delle imminenti e sentite festività natalizie, saranno formulati con i tradizionali strumenti musicali natalizi di un tempo: la zampogna e la ciaramella suonati da Marino Sorrentino e Nicola Fiorillo. Al termine delle esecuzioni delle tradizionali novene natalizie verrà offerto ai soci e a tutti i convenuti un brindisi augurale per il Santo Natale e per il nuovo Anno 2025.
Con tale iniziativa, che segue quella del 16 novembre 2024: il “Viaggio di Eduardo” con protagonista l’attore Pierluigi Tortora, ideata per rendere “Memoria” all’artista, all’autore, al commediografo, all’attore Eduardo De Filippo nel quarantesimo anniversario della sua morte.
L’Associazione organizzatrice, Museo della Civiltà Contadina e Artigiana, costituita con atto notarile oltre trent’anni fa, 9 ottobre 1993, ha assunto col passare degli anni una funzione sempre più sociale e culturale. Riesce a leggere con sempre maggiore tempestività e lungimiranza gli avvenimenti che afferiscono al mondo contadino, artigianale, poetico, letterario, musicale, artistico e nel socializzarli e vitalizzarli offre alla locale cittadinanza e a quella dei paesi limitrofi momenti di svago, riflessione, approfondimento e acculturamento.
Un meritato plauso è doveroso rivolgerlo al Presidente Giovanni Nacca e al Presidente Onorario Bartolomeo Fiorillo nonché ai loro collaboratori: Alfredo Aurilio, Pasquale Borrelli, Giovanni Di Feola, Pietro Marcello, Alessandro Martone, Giuseppe Martone, Annapaola Rega, Tommasino Rotoli e Antonio Vendemia che non solo sono attivi e propositivi nel porre in essere significative e valide iniziative ma curano, con attenzione e meticolosità, la collezione museale, frutto di donazioni, che è “il risultato di una lunga e paziente ricerca di attrezzi, oggetti e memorie varie della vita legata alla civiltà contadina e artigianale di un tempo, ponendosi come testimonianza unica del suo genere”.

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