Napoli – Euridice Axen in scena per ventiquattro ore consecutive con “The second woman” al Campania Teatro Festival
Una donna affascinante, in Italia il ruolo è affidato ad Euridice Axen, recita la stessa breve scena per 100 volte con altrettanti attori non professionisti e alcuni ospiti a sorpresa per 24 ore di fila. È questo il particolarissimo schema drammaturgico di “The second woman”, lo spettacolo di Nat Randall e Anna Breckon che il Campania Teatro Festival propone dalle ore 18 del 14 dicembre alla stessa ora del 15 al Teatro di Corte di Palazzo Reale a Napoli. Ispirato a “Opening night”, il famoso film di John Cassavetes del 1977, questo singolare esperimento teatrale esplora, anche attraverso un uso sapiente del video dal vivo, le regole comportamentali di genere e le dinamiche di potere. La trama è semplice: Virginia attende in una stanza la visita di Marty, con il quale in precedenza ha litigato. Lui arriva, si scusa per la sua reazione precedente, bevono un drink, lei gli chiede rassicurazioni, ballano. Lui se ne va, lei riordina, resetta la musica, si siede ad aspettare il prossimo ragazzo. I 100 protagonisti, scelti tra gli oltre 200 che hanno compilato un form, sono stati selezionati, attraverso un filmato sottoposto a distanza all’attenzione delle due registe australiane. Con loro faranno capolino sulla scena, tra gli altri, anche un olimpionico, un famoso comico, un attore molto amato dal pubblico e un celebre imitatore. “The Second Woman – come scrivono Nat Randall e Anna Breckon nelle note artistiche – non è un’opera teatrale o una narrazione convenzionale. Sebbene la drammaturgia sia ancorata a una situazione specifica, ogni scena si basa in gran parte sull’interazione con l’estraneo. Il testo mira a generare degli accadimenti tra l’interprete e l’attore partecipante, che siano relazionali o emotivi: imbarazzo, ansia, gioia, connessione, rabbia, frustrazione, intimità sessuale. La potenza politica ed emotiva dello spettacolo risiede nella capacità di dimostrare le dinamiche insidiose attraverso cui il potere influenza le esperienze quotidiane e l’interazione sociale. The Second Woman dà vita a quelli che Kathleen Stewart, citando Sianne Ngai, descrive come “cattivi esempi: non rappresentazioni perfette di un’ideologia o di un costrutto sociale, ma luoghi reali in cui le forze si scontrano fino al punto di rottura per dar vita a qualcosa”. L’ingresso è gratuito, ma su prenotazione sul sito www.campaniateatrofestival.it per la fascia oraria selezionata. La prima è quella delle 18 del giorno 14 dicembre, la dodicesima e ultima è in programma alle 16 del 15 dicembre. Ogni blocco avrà dunque la durata di 2 ore. Co-produzione della Fondazione Campania dei Festival. “The second woman” è lo spettacolo di chiusura della diciassettesima edizione del Campania Teatro Festival, realizzato con il sostegno concreto della Regione Campania, diretto da Ruggero Cappuccio e organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival presieduta da Alessandro Barbano. La rassegna è parte rilevante della rete Italia Festival e dell’EFA, European Festival Association, si avvale del contributo che il Ministero della Cultura destina al rilievo multidisciplinare e alla qualità della programmazione.