Rotto l’incanto – Caserta cede nel finale alla Virtus Roma

Rotto l’incanto, PalaPiccolo violato. Dopo 7 vittorie consecutive nell’impianto di Viale delle Medaglie d’Oro, arriva una sconfitta interna per la JuveCaserta che mancava da oltre due mesi. Una sconfitta che brucia, perché la partita di domenica scorsa avrebbe potuto certificare i bianconeri tra i piani alti della classifica, mettendoli definitivamente in corsa per i playoff, ai quali accederanno le prime sei del girone, mentre gli ultimi due posti verranno assegnati tramite la formula dei play-in. Sembra essere proprio questa, all’indomani della gara contro Roma, la dimensione attuale e definitiva di Caserta per questa stagione. Forse qualcuno sognava in grande; sicuramente, mancando però ancora 16 partite alla fine della Regular Season, questo sogno non si è spezzato, ma ora il sesto posto è lontano 6 punti e servirebbe un cammino quasi perfetto, visto che davanti le altre viaggiano forte. Ciononostante la Juve ha confermato, anche nella sconfitta, di essere una squadra ben definita, che continuerà a lottare per ottenere una meritata post-season. Che sia tramite i play-in o direttamente per i playoff Caserta sta dimenticando abilmente l’amara retrocessione dello scorso anno, sanata dal ripescaggio; giocare anche solo una partita oltre il termine della stagione regolare sarebbe un enorme passo in avanti. I tifosi sognano ardentemente un ritorno di Caserta ai vertici della pallacanestro italiana, che sia perlomeno in A2. Non è questo l’anno giusto per arrivare a tale traguardo ma, grazie a queste prestazioni a cui si dovrà dare un seguito in questi mesi, si stanno gettando le basi per costruire una squadra competitiva che possa essere protagonista ai vertici di questa categoria per ambire a una promozione.
Domenica scorsa, in un PalaPiccolo completamente sold-out, i tifosi casertani hanno creato il clima giusto per supportare i loro beniamini. Caserta parte forte portandosi sul 14-5 dopo 4 minuti, poi si inceppa. La Virtus, forse complice l’ingresso dei suoi sostenitori sugli spalti, trova il bandolo della matassa e inizia a giocare sul serio, dimostrando fino al termine della partita tutta la sua qualità. Con un parziale di 12-0, i romani passano avanti e chiudono in vantaggio di 1 punto (18-19) il primo quarto. Il secondo quarto vede Roma che cerca di fuggire con Radunic e Conti e Caserta che si tiene agganciata con le triple di un ritrovato Heinonen e Ricci. La Virtus raggiunge il +7 ma la Paperdi recupera chiudendo sul 36-37 all’intervallo. All’inizio del terzo periodo la Juve riparte col piglio giusto, toccando il +7 grazie principalmente a Heinonen e Azzaro, sul 53-46. Ma nell’azione successiva un inspiegabile fallo antisportivo fischiato dall’arbitro spezza il morale dei casertani e permette a Roma di riprendersi, chiudendo il quarto ancora sul +1 (57-58). Nell’ultimo periodo la Virtus scappa via con Ancellotti che spinge Roma sul +6. Ma è a questo punto che un commovente Laganà prende in mano il destino della sua squadra, sostituendosi a un D’Argenzio sottotono. Il play casertano, con due triple di fila, aggancia gli avversari sul 68-68, ma Conti pesca il jolly con un gioco da tre punti. Caserta riagguanta il pari ancora con una bomba di Laganà, ma Ancellotti realizza il +2 in mezzo al frastuono del PalaPiccolo. Ci sarebbe ancora una chance con l’ultimo possesso per i bianconeri, ma proprio l’uomo che li aveva tenuti in vita, Laganà, fallisce il canestro dell’overtime e alla fine i romani hanno la meglio, aggiudicandosi per 77 a 73 la sfida tra le “due nobili decadute”. Rabbia, delusione, sgomento sono i sentimenti che traspaiono dai volti dei giocatori di casa che vengono ugualmente applauditi e coccolati dai tifosi nel giro di campo.
Sebbene sia crollata l’imbattibilità casalinga dopo tanto tempo, la Juve sa di poter comunque contare sul suo caloroso palazzetto, infatti nonostante non abbia raggiunto l’ottava vittoria di fila, i tifosi e la squadra all’unisono hanno dato battaglia, cedendo solo alla fine contro una squadra, la Virtus Roma, che rimane più attrezzata dei casertani. I bianconeri hanno giocato alla pari, riuscendo a sopperire alla giornata no del loro capitano, Mimmo D’Argenzio; forse è mancato proprio lui per agguantare la vittoria, ma non si può certo colpevolizzare un ragazzo che mette sempre il suo cuore casertano quando gioca e che ha trascinato la squadra alla vittoria nelle ultime settimane, anche lui è umano, può sbagliare e si riprenderà. Ora per la JuveCaserta si ritorna in trasferta in giro per l’Italia; la prossima tappa è Latina, squadra ultima in classifica. Il fanalino di coda però ha dimostrato di essere una squadra viva e combattiva, che ha ancora le sue chance da giocare per evitare la retrocessione, quantomeno quella diretta. Approcciare alla prossima sfida con rispetto, concentrazione e impegno sarà l’atteggiamento fondamentale che dovrà assumere la Juve se vorrà tornare alla vittoria e rimettersi in corsa per la post-season, difendendo il nono posto, ora condiviso con Chiusi, che occupa da tre settimane e cercando, perché no, di riavvicinarsi a chi la precede.
TABELLINO
Paperdi Juvecaserta – Virtus GVM Roma 1960 73-77
(18-19, 36-37, 57-58)
Paperdi Juvecaserta: Laganà 19, Heinonen 15, Ricci 11, Mastroianni 10, Diouf 5, Azzaro 5, Romano 3, Giorgi 3, D’Argenzio 2, Kumer ne, Pisapia ne, Zampella ne. Allenatore: Cagnazzo.
Virtus GVM Roma 1960: Conti 16, Rodriguez 12, Radunic 10, Ancellotti 10, Santiangeli 7, Siberna 6, Visintin 6, Valentini 6, Caversazio 4, Zoffoli. Allenatore: Tonolli-

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