Giubileo della Speranza 2025 – Luoghi giubilari delle Diocesi di Teano-Calvi, Alife-Caiazzo e Sessa Aurunca

Il 9 maggio 2024, con la Bolla Spes non confundit, Papa Francesco ha indetto il Giubileo ordinario per l’anno 2025, che è iniziato in Roma il 24 dicembre 2024 con l’apertura della Porta Santa nella Basilica di San Pietro.
Sulla scorta della predetta Bolla pontificia il Vescovo delle Diocesi di Teano-Calvi, Alife-Caiazzo e Sessa Aurunca, S. Ecc. Mons. Giacomo Cirulli, con proprio Decreto ha stabilito che per tutta la durata dell’Anno Santo, a partire dal 29 dicembre 2024 e fino al 28 dicembre 2025 (chiusura dell’anno giubilare a livello diocesano) siano da considerarsi luoghi giubilari nelle tre Diocesi le seguenti chiese: Cattedrale di Teano, Cattedrale di Alife, Cattedrale di Sessa Aurunca, Santuario Santa Maria dei Lattani in Roccamonfina, Santuario Santa Maria Occorrevole in Piedimonte Matese, Santuario Santa Maria Incaldana in Mondragone, Santuario Santa Maria della Libera in Carano di Sessa Aurunca.
Nel Decreto episcopale viene evidenziato che come stabilito dalle Norme della Penitenzieria Apostolica, le stesse indulgenze sono concesse, alle medesime condizioni, a quanti non potranno partecipare alle solenni celebrazioni, ai pellegrinaggi e alle visite per gravi motivi (monache e monaci di clausura, anziani, infermi, reclusi, come pure coloro che, in ospedale o in altri luoghi di cura, prestano servizio continuativo ai malati).
L’indulgenza giubilare si potrà inoltre acquistare con le opere di misericordia e penitenza indicate dalle Norme: la partecipazione a Missioni popolari, esercizi spirituali o incontri di formazione sui testi del Concilio Vaticano II e del Catechismo della Chiesa Cattolica; le opere di misericordia corporali e spirituali; la visita per un congruo tempo ai fratelli che si trovino in necessità o difficoltà (infermi, carcerati, anziani in solitudine, diversamente abili …); le opere di penitenza (in particolare al venerdì), le opere di carattere religioso o sociale.
L’indulgenza, che oltre all’opera indulgenziata richiede sempre l’adempimento delle solite condizioni (cf. Enchiridion Indulgentiarum. IV ed. n. 20 & 1) può essere ottenuta per sé o per i fedeli defunti una volta al giorno. Quando è applicata alle anime dei defunti, in questo Giubileo, potrà essere applicata anche una seconda volta (cf. Norme, III).
Nel Decreto vescovile di indizione dell’Anno Giubilare diocesano viene stabilito che come per l’apertura anche per la chiusura siano sospese tutte le Sante Messe unitamente ad altre Celebrazioni ed attività parrocchiali, confraternali, ecc., coincidenti con l’orario previsto.

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