Afghanistan, Esplosione al passaggio di una pattuglia italiana
Nuovo attentato a militari del contingente italiano nell’area di responsabilità del Comando Regionale Ovest (RC-West), a guida Brigata “GARIBALDI”, agli ordini del Generale Luigi Chiapperini. Ieri mattina alle ore 09.50 locali (le 7.20 in Italia), una pattuglia della Force Protection, composta da tre veicoli multiruolo LINCE con a bordo personale dell’Aeronautica Militare, durante una attività di controllo del territorio, è stata coinvolta nell'esplosione di un ordigno improvvisato (IED- Improvised Explosive Device). L’esplosione, che ha danneggiato il primo dei LINCE, non ha provocato feriti. L’evento è avvenuto a circa 5 Km a Nord Est di Camp Arena, nei pressi del villaggio chiamato Siahvashan. La Force Protection è un’unità che garantisce la sicurezza vicina ed a medio raggio della base di Camp Arena. Il Regional Command West consta complessivamente di 8.000 militari, di cui 4.000 italiani delle altre Forze Armate (oltre a Esercito, Aeronautica e Marina, ci sono Carabinieri, agenti dell’intelligence e Forze Speciali). Il Regional Command West (Rc-W), la zona sotto la responsabilità italiana, è un'ampia regione dell'Afghanistan occidentale, grande quanto il Nord Italia, che si estende sulle quattro province di Herat, Badghis, Ghowr e Farah. Attualmente lo zoccolo duro è composto dal 1° Reggimento Bersaglieri di Cosenza comandato dal Colonnello Luciano Carlozzo, dall’8° Reggimento Bersaglieri di Caserta guidato dal Colonnello Massimiliano Sforza; dal 19° Reggimento Guide comandato di Persano dal Colonnello Francesco Paolo D’Ianni; dal 21° Reggimento Genio Guastatori di Caserta condotto dal Colonnello Giampaolo Mirra; dall’8° Reggimento Artiglieria comandante Colonnello Francesco Principe; dall’82° Reggimento fanteria "Torino" comandante Colonnello Fernando Paglialunga, ed da una compagnia "Freccia" del 9° Reggimento fanteria “Bari”, quest’ultimo è l’unico reggimento che non fa parte della Garibaldi ma della Brigata “Pinerolo” ed è l’unico reparto dotato dei “Freccia”. L’Italia è inserita in una Forza multinazionale International Security Assistance Force (ISAF) che, dal 2003, è sotto il comando della NATO. Siamo in Afghanistan a sostegno della risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite n. 386 del 20 dicembre 2001, con il compito di sostenere il Governo afgano nello svolgimento delle attività di sviluppo e consolidamento delle istituzioni locali affinché lo Stato dell'Afghanistan diventi stabile e sicuro e non sia più un rifugio sicuro per il terrorismo internazionale e forniamo assistenza umanitaria alla popolazione.