Lettera a Vittorio Ricciardi

(www.comunedipignataro.it) – Caro Vittorio Ricciardi, meritiamo un tuo sorriso da lassù perché il libro sul capitano ANTONIO IANNOTTA fra qualche giorno potrà essere letto da tutti coloro che amano la storia e non solo.
Sembra sia passato poco tempo da quando , in quel ritrovo di amici veri, sinceri che è il laboratorio di restauro di Antony Palumbo, ci parlavi in maniera appassionata di ANTONIO IANNOTTA , di quei documenti in particolare che volevi avessero la giusta collocazione in ambito storico.
Dicevi che era ingiusto quella forma di oblio che aveva immeritatamente avvolto il rilevante contributo dei militari del Fronte Clandestino , a cui il capitano IANNOTTA aveva dato il suo rilevante apporto, soprattutto dopo la morte di GIUSEPPE CORDERO LANZA DI MONTEZEMOLO .
Ricordo bene come a qualche nostra provocazione in buona fede, ti alzavi dalla sedia e poi dopo qualche minuto tornavi con un faldone di documenti che noi pensavamo disordinato .
Poi , alcuni giorni prima del tuo malore, mi consegnasti tutte quelle cartelle, dicendomi: "Angelo, prendile , sono tue ".
Solo l'incoraggiamento degli amici mi convinse a portare a casa quelle cartelle che avevi ben numerati con ANTONIO IANNOTTA, TRAGEDIA NAVE ORIA, FOIBE, ABATE ANTONIO JEROCADES.
I generosi amici Anselmo Magliocca e Giorgio Sellitto, mentre mi accompagnavano a casa in macchina , mi incoraggiarono a provarci , soprattutto in relazione al capitano ANTONIO IANNOTTA , di cui , carissimo Vittorio, parlavi come fosse un tuo familiare, citando a memoria le motivazioni della MEDAGLIA D'ORO AL VALOR MILITARE.
Capitò di parlarne con le pronipoti colleghe, ma soprattutto con il preside PAOLO MESOLELLA , di cui conoscevo le competenze in merito alla ricerca storiografica.
Così , caro Vittorio , iniziò tutto un lavoro, un WORKING IN PROGRESS che ci portò trascorrere tantissimi pomeriggi a scuola, perché forse ci avevi comunicato quel tuo fervore, ci guardavi da lassù con un sorriso particolare.
Avemmo la possibilità di trovare altra documentazione e di metterci in contatto con Mario Avagliano che nello stesso periodo stava pubblicando un bel lavoro monografico sul colonnello MONTEZEMOLO.
Certo, carissimo VITTORIO, il lavoro potrebbe necessitare di un ulteriore approfondimento, ma siamo contenti per quello che abbiamo fatto.
Saranno forse gli anni che passano che inducono a fare riflessioni riguardo al DONARE agli altri , ma questo deve restare un segreto tra te e me.
Con immensa gratitudine e affetto affinché tu possa guidarci a vivere in maniera buona e giusta gli interessi, le passioni su questa terra.
Angelo Martino

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