Il PD chiede l’intervento del Prefetto

La vicenda relativa all’assegnazione “ad personam” dei chioschi sulle aree di proprietà comunale, sembrava fosse calato il classico “manto della misericordia”, considerato che da diverso tempo i partiti della maggioranza e dell’opposizione non avevano più sollevato pubblicamente la questione, fortunatamente ciò no ha riguardato la locale sezione del Partito Democratico che, attraverso una nota, sono tornati prepotentemente sulla vicenda che ha risvolti sicuramente per quanto riguarda la trasparenza, se ci sono risvolti di carattere penale al momento non è dato conoscere perché, come spesso accade, nei paesi della provincia di Caserta, le opposizioni “abbaiano” ma “non mordono” visto che in paese si conoscono tutti. E San Nicola La Strada non sfugge a questa triste realtà, dove i consiglieri fanno opposizione verbale, scritta, interrogante, ma nessuno denunzia niente ai Carabinieri. I Consiglieri comunali del PD (Raffaele Narducci, Lucia Annunziata e Giovanni Motta), facendo seguito alla precedente interpellanza ed alla successiva mozione, hanno recentemente inviato una richiesta scritta al Prefetto di Caserta, dr.ssa Carmela Pagano, chiedendo di verificare la regolarità degli atti, prodotti dall’Amministrazione comunale, circa la realizzazione dei chioschi in aree comunali. “Così come già esposto dalla Consigliera Comunale Lucia Annunziata nella seduta consiliare del 14/05/2012, il PD” – è scritto nella nota – “ha fortemente contestato l’assenza di un avviso pubblico che rendesse noto a tutti i cittadini la volontà dell’Amministrazione di affidare a privati alcuni spazi pubblici. Inoltre, è stata segnalata la mancata considerazione di precedenti richieste  protocollate già nel 2009. Per l’affidamento del locale in zona mercatale, il PD ha contestato l’adozione della procedura di cottimo fiduciario” – hanno scritto i vertici della sezione democratica di via Bronzetti – “stante l’assenza di alcune condizioni necessarie per tale procedura e vista l’anomalia degli inviti, inoltrarti a cinque destinatari, quattro dei quali operanti in settori che nulla hanno da spartire con la somministrazioni di alimenti e bevande. A fronte di tali aspetti, considerate le descritte anomalie, il PD” – conclude con toni speranzosi – “auspica un intervento urgente da parte del Prefetto che possa verificare la legittimità delle delibere in questione”.  

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