I padroni vanno in vacanza e lasciano morire di fame e sete il loro cane

Lo hanno lasciato solo per quattro giorni: senza acqua né riparo per il sole torrido dell'estate. I vicini hanno provato a lanciare del cibo a quel povero cane che, colpito da artrosi non riusciva neanche più a muoversi. È accaduto alcuni giorni orsono a Roma, nella zona Appio-Tuscolano, dove i padroni del cane sono partiti per le vacanze lasciando il cane ha morire di fame e sete. Alla fine qualcuno ha chiamato lo 060606 che gestisce la campagna estiva di protezione degli animali. Vigili e ASL sono intervenuti ma per il cane non c'era più nulla da fare ed è stato abbattuto. “Auguro alla mano criminale che ha ucciso giovedì scorso numerosi cani ad Ischitella di fare la medesima morte tra le stesse identiche ed atroci sofferenze”. È quanto ha affermato la professoressa Dulcizia Castaldo, Presidente della sezione di San Nicola La Strada della Lega Nazionale Difesa del Cane, associazione legalmente riconosciuta e regolarmente registrata nell'apposito albo della Regione Campania, quando ha appreso la notizia. “Anche a San Nicola” – ha aggiunto la professoressa Castaldo, attiva e tenace paladina dei diritti del migliore amico dell'uomo – “abbiamo vissuto una situazione di assoluta barbarie, quando mani ignote hanno offerto una polpetta avvelenata a Willi, il cane di quartiere della zona Michitto. Willi era un cane dolcissimo” – ha aggiunto – “che non dava fastidio a nessuno e mangiava solo dalle mani di chi si fidava, non accettava cibo da estranei. Il dilagare del fenomeno di maltrattamenti di animali” – ha sottolineato la “pasionaria” sannicolese – “rappresenta, un'azione indegna di ogni essere umano, la cattiveria dell'uomo non conosce limiti. Questi assassini” – non usa mezzi termini la responsabile locale dell'associazione animalista per definire questi delinquenti – “dovranno rispondere delle loro basse azioni penalmente e pecuniariamente in quanto i maltrattamenti e le uccisioni degli animali comporta oggi severe e meritate punizioni. L'essere umano” – ha concluso – “non è il migliore Amico dei cani”. Ma se la morte del cane fatto morire di fame e sete mi ha molto rattristata, continua la nostra opera in difesa dei cani”.

Condividi questo articolo qui:
Stampa questo post Stampa questo post