Settimo titolo accademico all’età di 72 anni
È all’età di 72 anni che il calabrese Gennaro Cortese segna l’ennesima meta culturale, questo il settimo tra i numerosi titoli accademici ottenuti nel corso degli anni. Il protagonista della vicenda vanta una carriera ricca e variegata: dopo una vita da giovane atleta, è diventato Presidente del coordinamento quadri Telecom per Calabria e Sicilia, è inoltre un giornalista pubblicista, è Presidente della sezione provinciale dell’Associazione combattentistica nazionale del Fante e anche Presidente provinciale e regionale dell’Associazione nazionale “Ufficiali delle Forze Armate Italiane”. Nell’anno del centenario del Rotary Club, ne ha ricoperto il ruolo di Presidente. Nel 2020 ha inoltre ricevuto il premio “San Giorgio d’oro” dalla città Metropolitana di Reggio Calabria. La locuzione kantiana “sapere aude” trova un riscontro pratico nella figura di quest’uomo assetato di conoscenza. La sua passione per il sapere è infatti nata come una sfida personale, come il Dottor Cortese ama ricordare. Lui ha voluto dimostrare che nella vita non è mai troppo tardi per realizzare i propri obiettivi e per accrescere il proprio bagaglio culturale. Come tanti ragazzi nati negli anni Cinquanta, Cortese non ebbe la possibilità di intraprendere gli studi universitari dopo il diploma, quindi partì alla volta di Milano con la sua valigia di cartone (che ancora custodisce con cura) per lavorare in fabbrica e rimanervi fino alla chiamata per il servizio militare. Successivamente il giovane reggino puntò all’insegnamento scolastico fra Reggio Calabria e Porto Torres in Sardegna, per poi riprendere la sua precedente carriera nella società nazionale delle telecomunicazioni. Fu poco prima della pensione che ebbe il coraggio di prendere in mano la propria cultura e arricchirla: si iscrisse così all’Università di Messina, dove i suoi studi sono proseguiti per 17 anni. I suoi numerosi titoli parlano chiaro: si è laureato in Scienze della comunicazione, Teoria della comunicazione e dei linguaggi, Scienze pedagogiche, Scienze cognitive, Filosofia e Sociologia. L’ultimo percorso formativo del reggino si è concluso con il corso di laurea “Servizio sociale e politiche sociali”, con una tesi dal titolo “Il valore della mancanza: crescere senza padre in adolescenza”, discussa presso l’Università degli Studi di Messina. L’elaborato finale ha rappresentato per il pensionato reggino un’analisi delle responsabilità del genitore, ma anche uno spunto autobiografico, vista la sua lunga esperienza di vita caratterizzata proprio dall’assenza della figura paterna, causata da una malattia in giovane età. La storia di un uomo che ha il coraggio di conoscere non fa che emozionare e incoraggiare un vasto pubblico di studenti e, perché no, di giovani lavoratori. L’obiettivo di Gennaro Cortese, oltre ad assumere una connotazione personale, diventa così un obiettivo collettivo, quasi sociale, a migliorarsi e ad accrescere le proprie competenze, per il semplice – ma non banale – gusto di conoscere.