Pignataro Maggiore – Viaggio nella poesia: Bartolomeo Pirone dialoga con Giovanni Nacca

A Pignataro Maggiore domani, sabato 29 aprile 2023 alle ore 18.30, nell’accogliente e funzionale salone del Museo della Civiltà Contadina e Artigiana, ubicato in via Partignano n. 20 (Palazzo Santagata), approda la “POESIA” con il libro “Strappi di sillabe e attimi vivendo, scrivo” (Sparanise 2020) del Professore-Poeta Bartolomeo Pirone che dialogherà con Giovanni Nacca, critico letterario, poeta e presidente dell’associazione organizzatrice ed ospitante.
La struttura museale ospitante, Il Museo della Civiltà Contadina e Artigiana di Pignataro Maggiore, nasce nel 1993 come associazione culturale e con lo scopo di custodire e valorizzare attrezzi di lavoro e utensili vari che, in situazioni storico-sociali diverse da quelle attuali, rappresentarono indispensabili e preziosi mezzi di produzione economico-artistica a vanto di un modello di sviluppo, anche se angusto, ma non privo di significato umanistico-scientifico e degno di rivalutazione psico-sociologica.
L’evento “poetico” è impreziosito dalla caratura internazionale del protagonista: il Professore nonché Poeta
Bartolomeo Pirone è docente di Storiografia islamica presso il Pontificio Istituto di Studi Arabi e d’Islamistica – PISAI – di Roma e già Professore ordinario di Lingua e Letteratura Araba presso l’Università degli Studi “L’Orientale” di Napoli. È accademico dell’Ambrosiana di Milano e si interessa di manoscritti arabo-cristiani. Vanta al suo attivo numerose e importanti pubblicazioni tra le quali: Vite di santi egiziani; In nome di Dio misericordioso. Ciò che della misericordia si canta nel Corano; Sotto il velo dell’Islam; Infedeli. I cristiani sotto il dominio dell’Islam da Maometto al XX secolo; Al – Malik al Kamil e i cristiani d’Egitto.
Il Professore Pirone non è soltanto uno studioso e cultore della cultura araba, nella sua più completa accezione del termine, ma è anche un profondo e raffinato poeta e tra le sue pubblicazioni “poetiche” si cita “Sillabando vivo. La poesia è la fiamma che accende il cuore”. Raccolta del 2020 che comprende testi composti in un lungo arco di tempo e Giovanni Nacca, nella presentazione dell’opera, evidenzia che l’Autore riprende alcuni temi presenti in un’altra sua raccolta “Versi dal deserto”: innanzitutto, quello religioso, col collaudato apparato di figure retoriche, metafore, materiali espressivi, riferimenti e simboli; quello della solitudine, delle emozioni – scandagliato con uno sguardo sempre più interiore – quello degli incontri con le persone che hanno arricchito la sua esperienza e, ancora, l’amore per Rita, la sua donna, che ergendosi come asperità rocciosa continua ad offrire un rassicurante appiglio. Il Nacca impreziosisce ulteriormente la presentazione scrivendo che ‘sillabe’, ‘sillabare’, ‘sillabando’, ‘sillabazione’, un concetto che si ripete più volte in questi testi, spesso brevi, brevissimi, alcuni con la forza e la potenza dell’aforisma. Un concetto espresso sin dal titolo che, con drammatica urgenza, risuona come monito: il poeta vive sillabando? Oppure solo sillabando riesce ancora a vivere?
Tali pregnanti ed esistenziali interrogativi, ben presenti anche in “Strappi di sillabe e attimi vivendo, scrivo”, costituiranno il fulcro e l’essenza del dialogo tra il poeta Bartolomeo Pirone e il critico letterario-poeta Giovanni Nacca, peraltro legati da una forte e solida amicizia corroborata da stima reciproca, che animeranno l’attesa serata culturale “pignatarese” di domani, sabato 29 aprile 2023.

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