Il sindaco riduce l’Imu sulla prima casa e aumenta quella sulla seconda

L’articolo 13 del Decreto Legge 6 dicembre 2011, n. 201, recante “Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il

consolidamento dei conti pubblici”, ha anticipato, in via sperimentale, a decorrere dall’anno 2012, l’istituzione dell’IMU, che ha per presupposto il possesso di immobili, ivi comprese l’abitazione principale e le pertinenze della stessa. In sede di pagamento della prima rata a giugno, i cittadini sammarchesi hanno pagato le aliquote base del 4 per mille sulla prima casa e del 7,6 per mille sulle seconde case. Il comma 7 dell’articolo 13, del D.L. n. 201 del 2011, prevede un’aliquota ridotta, pari allo 0,4 per cento per l’abitazione principale e per le relative pertinenze, con possibilità per i Comuni di modificarla, in aumento o in diminuzione, sino a 0,2 punti percentuali; il successivo comma 8 stabilisce un’aliquota ridotta pari allo 0,2 per cento per fabbricati rurali ad uso strumentale, di cui all’articolo 9, comma 3-bis, prevedendo la possibilità per i comuni di ridurre detta aliquota fino allo 0,1 per cento. Inoltre, l’articolo 13, commi 9 e 9-bis, contempla la possibilità dei Comuni di prevedere ulteriori riduzioni dell’aliquota di base per determinate categorie di immobili e, precisamente: fino allo 0,38 per cento, per i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, fintanto che permanga tale destinazione e non siano in ogni caso locati; fino allo 0,4 per cento nel caso di immobili non produttivi di reddito fondiario. Considerato inoltre che, il complesso quadro normativo di riferimento ed il susseguirsi di norme che prevedono riduzioni sempre più consistenti ai trasferimenti statali ed alle risorse sostitutive assegnate in applicazione del federalismo fiscale: Proiezione provvisoria assegnazioni 2012 Euro 1.033.156,81; Attribuzioni definitiva di entrata da federalismo municipale 2012 Euro 810.364,15. Sentita la relazione dell’Assessore alle Finanze Lorenzo d’Anna il quale ha chiarito che l’aumento sulla II° casa ai fini IMU si è reso necessario per far fronte alla risoluzione dei trasferimento da parte dello Stato di circa 220.000 euro, oltre 100.00 euro in più rispetto alla maggiore entrata di 120.00 euro circa sull’acconto IMU di giugno, il Consiglio comunale ha stabilito le seguenti aliquote: Aliquota ridotta pari allo 0,37 per cento per le seguenti fattispecie: a) unità immobiliare, e relative pertinenze, adibita ad abitazione principale. Per abitazione principale si intende l’immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il soggetto passivo e il suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente. Aliquota ridotta pari allo 0,20 per cento per le seguenti fattispecie: a) fabbricati rurali ad uso strumentale di cui all'articolo 9, comma 3-bis, del decreto-legge 30 dicembre 1993, n. 557, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 1994, n. 133. Aliquota agevolata pari allo 0,72 per cento per le seguenti fattispecie: a) unità immobiliari di categoria catastale A/2, A/3, A/4, A/5, A/6, A/7 concesse in uso gratuito a parenti in linea retta di primo grado, a condizione che il beneficiario risieda anagraficamente e dimori abitualmente nell’immobile concesso in uso gratuito. Aliquota pari allo 0,91 per cento per tutti gli altri immobili.

 

 

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