Gutenberg: il progetto calabrese dimenticato dalla Regione

Gutenberg è un progetto nato nel 2003: ha avuto un gran successo ormai in tutta la Calabria. È un laboratorio di lettura critica di libri. Lo animano Docenti e studenti delle Scuole calabresi, coinvolte in un’originale esperienza di rete estesa a tutto il territorio regionale. Ma il sogno dei suoi promotori è quello di oltrepassare i confini e affermarsi anche a livello nazionale. Si tratta di un progetto ambizioso, fortemente innovativo nel panorama culturale calabrese, ideato da Armando Vitale, Preside del Liceo classico Pasquale Galluppi di Catanzaro dal 1993 al 2012 e oggi Presidente dell’Associazione Gutenberg Calabria. Il progetto: bambini e ragazzi – dai cinque anni fino alla maturità – durante tutto l’anno scolastico leggono libri, ne discutono e hanno poi l’opportunità di incontrare gli autori e confrontarsi con essi. Nel corso degli anni, grazie al progetto Gutenberg, sono arrivati nelle Scuole calabresi scrittori di fama nazionale ed anche internazionale. «Un dono che la città di Catanzaro ha fatto alla Calabria», lo definisce la Dirigente scolastica Rosetta Falvo. Abbracciato da una cinquantina di Scuole su tutto il territorio regionale, Gutenberg però quest’anno non ha ottenuto il contributo economico da parte della Regione. Ogni anno il Progetto affronta un tema diverso e seleziona i contributi editoriali più attuali e qualificati. La Fiera del Libro, della Multimedialità e delle Musica, nella seconda metà di maggio, è il momento conclusivo. Gli studenti discutono con gli autori, organizzano laboratori, mostre, spettacoli e vendono libri in spazi scolastici e cittadini. Nasce così un fecondo scambio con Autori noti del panorama nazionale ed internazionale. Circolano le idee, si sviluppa il gusto per la lettura e la scuola rafforza il suo insostituibile ruolo di formazione dello spirito critico delle nuove generazioni. Preziosa è la sezione del Progetto dedicata ai bambini e ai ragazzi della scuola di base, realizzata dalla Preside Rosetta Falbo. Anche le Scuole delle aree interne e montane della Calabria esprimono il loro appassionato protagonismo nell’ambito di una rete che accomuna realtà profondamente diverse fra loro. «Rendere gli studenti lettori consapevoli, accorti e soprattutto critici», spiega il Vicepreside Giuseppe Cosentino, questo è l’obiettivo formativo principale. E i riscontri da parte degli studenti sono molto positivi, grande anche l’entusiasmo di tornare quest’anno ad un’edizione – la ventesima – “normale”, con incontri dal vivo dopo l’incubo della pandemia. Le ricadute per l’immagine della Calabria sarebbero senz’altro buone. «Se riuscissimo a fare a Catanzaro un’edizione invitando qui le Scuole pilota del resto d’Italia avremmo raggiunto obiettivo importantissimo. Ma per fare questo abbiamo bisogno della Regione Calabria, della fiducia da parte delle istituzioni», spiega Armando Vitale: «Quest’anno ci è stato negato il contributo regionale, prezioso per noi. Non ne comprendiamo i motivi, siamo fortemente critici verso la valutazione fatta e riproporremo con ostinazione il tema del ruolo che abbiamo all’interno del panorama culturale calabrese e della possibilità di ulteriore espansione a vantaggio di tutta la Calabria».

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