Luci della discordia da Salerno a Napoli
Da sabato pomeriggio le “Luci d’Artista” salernitane illuminano via San Gregorio Armeno. Camminando lungo la strada dei presepi è possibile respirare un’atmosfera surreale in cui piccoli rami luminosi richiamano le ambientazioni di un giardino incantato. L’occasione è la centoquarantesima fiera del Natale ai decumani di Napoli che quest’anno vede un protocollo d’intesa tra l’Associazione Corpo di Napoli e il comune di Salerno. Il presidente dell’associazione, Gabriele Casillo, racconta che l’idea è nata mentre si trovava nel laboratorio dei presepi di Ferrigno: “pensavamo che il comune di Napoli quest’anno non ha soldi, e così è nato lo spunto per un gemellaggio con il comune di Salerno, iniziativa che il Sindaco De Luca non ha esitato ad appoggiare”. Di certo non un gesto di filantropia del Sindaco, dal momento che negli spazi del tempio di Pomona a Salerno sarà allestita, dal primo al sei Gennaio, una mostra d’arte presepiale dedicata agli antichi mestieri e ai costumi partenopei. Ci saranno diciassette opere prodotte dai più noti artigiani presepiali di San Gregorio Armeno, una Natività realizzata dalla bottega Giuseppe e Marco Ferrigno, maschere di Riccardo Ruggiano nonché strumenti musicali tradizionali popolari dell’officina della Tammorra. Uno scambio culturale dunque, il tutto senza costi per le due amministrazioni dal momento che le spese sono a carico dell’associazione. Viene spontaneo parlare di un’iniziativa positiva in termini di incremento dell’immagine e del turismo per entrambi i comuni. E invece è polemica. De Magistris, dopo aver percorso sedici chilometri in bicicletta per inaugurare la nuova pista ciclabile, non risparmia certo il fiato per criticare De Luca: “noi non ci saremo perché l’iniziativa non ci piace, tra le istituzioni le città e i sindaci ci sono regole istituzionali, se uno fa iniziative meritevoli e le fa passare per iniziative politiche non ci andiamo perché non ci appartiene e lo lasciamo al corso degli eventi… noi non abbiamo i milioni di De Luca, ma Napoli sarà scintillante e con tanti turisti”. In realtà come è già accaduto l’anno scorso la Camera di Commercio metterà a disposizione una cifra considerevole per finanziare le luci di Natale, ma se si considera che il comune non paga le bollette della luce dal primo luglio 2010 e che la società Ati Citelum minaccia di lasciare al buio la città, si capisce perchè De Magistris tema che qualcuno possa rubargli il Natale. Accantonando i personalismi vari risulta chiaro ed evidente come questa forma di gemellaggio non possa che far bene ad entrambi i comuni. De Magistris dal conto suo avrebbe potuto mettere da parte l’orgoglio portando il suo riconoscimento ad un associazione che da anni opera con iniziative dirette a valorizzare il centro storico di Napoli e magari approfittando dell’occasione per rilanciare ulteriori proposte. Avrebbe potuto puntare l’attenzione sull’opportunità di concentrare l’evento sull’unica strada di Napoli che ogni anno non manca di raccogliere milioni di turisti e lasciare al buio le altre splendide e poco visitate zone del centro antico. Un’occasione persa. C’è da dire che lo stesso De Luca, ufficialmente bloccato a Milano per impegni politici, alla fine non si è presentato. La verità è che si è in presenza di uno scontro che non ha vincitori perchè a poche persone interessa sapere chi materialmente accenderà l’interruttore, che sia De luca, De Magistris o chiunque altro, importa che si restituisca alla città il suo valore e anche quella magia del Natale che in questa città molti sembrano non ricordare.