Truffavano gli anziani con la solita scusa di aiutare il nipote

“Diceva nonna aiuto, nonna aiutami sennò vado in galera”. Nessuna nonna si sarebbe tirata indietro davanti a una simile richiesta del nipote. Però chi le chiedeva una mano per uscire da una situazione complicata non era davvero il suo adorato “Tommy”, ma due truffatori. Tenendola costantemente al telefono, sono riusciti a farsi consegnare contanti e gioielli per un valore di quasi 20mila euro. Però stavolta non l’hanno fatta franca: i due truffatori sono stati identificati e denunciati per truffa aggravata dalla polizia. E ieri, la nonna, Maria Grazia (nella foto) ha riavuto indietro il maltolto. A restituirglielo sono stati gli stessi agenti. “Sono stati di una gentilezza unica”, ripete l’anziana, al culmine della gioia. Perché tra le cose che aveva consegnato ai balordi c’erano i regali di suo marito che non c’è più. “E ogni gioiello mi ricordava di lui, Sono stati eccezionali, non ci credevo”.
La nonna, che abita in Oltrarno, mercoledì ha ricevuto una telefonata: parlava un uomo, che le spiegava che il nipote “era finito in guai seri” perché non aveva regolarizzato il pagamento di un pacco “molto importante”. Per risolvere la situazione era quindi necessario pagare e subito.
Per rendersi più convincente, anche il “nipote” che parlava dietro. La signora non ha avuto neanche il tempo di riflettere, in quanto si è presentato alla sua porta un ragazzo a riscuotere. Nella confusione non è escluso che la malcapitata abbia scambiato quest’ultimo per un amico del nipote: senza pensarci troppo ha racimolato alla rinfusa tutti i valori che aveva in casa, consegnandoli al giovane sconosciuto che a questo punto si sarebbe congedato. Non appena però il vero nipote è tornato a casa, l’anziana ha scoperto l’amara verità: era stata vittima di un ben articolato raggiro. La Squadra Mobile ha messo in moto i “Falchi”, che hanno effettuato una serie di ricerche a tappeto che hanno rapidamente portato ad individuare la presunta autovettura sulla quale la persona che materialmente si era fatto consegnare i gioielli, si sarebbe allontanata insieme ad un altro uomo. Poco dopo gli agenti della polizia stradale di Arezzo, seguendo le indicazioni dei Falchi, hanno fermato sulla A1, direzione Sud, un fuoristrada con due sospetti. Alla guida un 25enne campano, mentre seduto al suo fianco un ragazzo di appena 17 anni. Era lui, il più giovane, ad essersi recato a casa dell’anziana, mentre l’altro lo avrebbe aspettato in macchina. Sotto il piantone dello sterzo, è stata recuperata tutta la refurtiva.

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