Ha tentato più volte di uccidere il marito avvelenandolo col topicida
Da alcuni giorni è in carcere una donna di 46 anni, moldava ma da anni residente a Rimini, accusata di tentato omicidio.
Il primo tentativo di avvelenare il marito, di otto anni più grande di lei (anche lui straniero), risale al luglio 2022.
Da allora più volte l’uomo è stato costretto a tornare in pronto soccorso per vari malori. Sono stati i medici dell’ospedale ‘Infermi’, dopo aver condotto esami sull’uomo, a scoprire che quei malori erano compatibili con avvelenamento da topicida. E i risultati delle analisi svolte dall’Istituto di Medicina Legale dell’Università di Padova l’hanno confermato. A quel punto i sanitari hanno segnalato gli episodi in Procura.
L’indagine, affidata alla Squadra mobile della Polizia diretta da Dario Virgili e coordinata dal Sostituto Procuratore Paolo Gengarelli, ha permesso di accertare che era stata la moglie dell’uomo a tentare di avvelenarlo.
Durante una perquisizione nella loro casa hanno trovato, nascosta in un armadio, una siringa contenente del liquido rossastro: si trattava di bromadiolone, uno dei principi attivi usati per i topicidi.
La donna è stata arrestata qualche giorno fa, e il 1° luglio c’è stata la convalida dell’arresto, anche per evitare la fuga della 46enne in Moldavia.