Assemblea per il problemi ambientali
i è svolta, presso la sala Europea del comune di Camigliano la prima riunione del comitato per i problemi ambientali legati al nostro territorio. Diversi i temi affrontati nel corso dell’incontro: dell’antenna Wind, da poco istallata in località San Martino, all’emergenza rifiuti, al problema del traffico, soprattutto per i parcheggi selvaggi. Un problema su tutti ha dominato l’assemblea: l’attività di estrazione del materiale inerte da parte della società IFRAP, da uno dei colli che circondano la conca di Camigliano. Alla riunione ha partecipato Michele Di Rauso, figlio del titolare Stefano e numerosissimi dipendenti della società, per la possibile perdita del posto di lavoro, data la volontà, già chiaramente dimostrata dall’amministrazione guidata dall’ing. Vincenzo Cenname di voler far cessare l’attività di estrazione. Diversi sono stati gl’interventi. Il sindaco, dopo aver parlato delle azioni giuridiche in corso, ha ribadito la sua volontà di chiusura, asserendo che la presenza della cava provoca un deprezzamento degli immobili di Camigliano, che la IFRAP ha allargato abusivamente l’area di estrazione e non ha versato quanto dovuto alle casse dell’ente; il prof. Giuseppe Valle, coordinatore dell’assemblea, il signor. Giuseppe Capezzuto, che da quando si è trasferito in una zona più vicina alla cava, è il portabandiera delle battaglia, ha usato le parole più dure contro la cava. Quello della cava è una situazione che va avanti da tempo e questa amministrazione sembra intenzionata a far cessare l’ attività con una chiusura definitiva. Ma se per molti il giorno in qui la cava chiuderà può rappresentare una vittoria, per molti coinciderà con la perdita del proprio posto di lavoro e certamente con la crisi economica che sta vivendo il nostro paese non sarà possibile per queste persone trovare un nuovo impiego, specialmente per coloro che non sono più giovani e che sono separati solo da pochi anni di contributi per arrivare all’età pensionabile. Michele di Rauso ha dichiarato: “sono addolorato per l’insensibilità dimostrata dall’amministrazione comunale di Camigliano verso la IFRAP e verso i suoi 80 dipendenti; le frasi usate dal sindaco sono state pugnalate verso i lavoratori. Respingo nel modo più assoluta l’accusa d’aver invaso aree non comprese nella concessione regionale; ribadisco che è stato versato quanto dovuto al comune di Camigliano e possiamo dimostrarlo; il presunto deprezzamento degli immobili a Camigliano a causa della cava è soltanto una fandonia per colpirci. Ben altri sono i problemi che attagliano il paese e non ultimi certi obbrobri edilizi. Ci auguriamo che il dissidio possa essere risolto in modo soddisfacente per entrambe le parti”.