Mobbing INAS su Labor TV

Fernando Cecchini – Sportello Disagio Lavorativo /  Mobbing INAS CISL Roma ci informa: “Venerdì 30 novembre alle ore 10,15 lo sportello  mobbing-INAS  sarà  su  Labor Tv in diretta  (Canale Italia Due, 282 del digitale terrestre), oltre allo scrivente saranno presenti due lavoratrici vittime di atteggiamenti persecutori che testimonieranno quanto subito. La scelta delle due lavoratrici non è casuale in quanto le donne sono le più colpite dal fenomeno del mobbing,  (vedi allegato), in una situazione crescente dovuta  anche alla crisi del mondo del lavoro. E’ doveroso aggiungere che domenica 25 novembre molto si è parlato della condizione femminile e delle sofferenze facendo riferimento al fenomeno dello Stalking,  un fenomeno per altro tutelato da una legge ad hoc.  Stalking, come noto,  è un termine inglese che indica una serie di atteggiamenti tenuti da un individuo che affligge un'altra persona, perseguitandola e generandole stati di ansia e paura, che possono arrivare a comprometterne il normale svolgimento della quotidianità. Questo tipo di condotta è penalmente rilevante (articolo 612 bis del Codice penale). Non ho sentito assolutamente nessuno parlare del fenomeno mobbing, che colpisce lo stesso prevalentemente le donne, non tutelato da una legge ad hoc in mancanza della quale si confida solo nella sensibilità del giudice. Per altro un fenomeno che può essere descritto come: Mobbing , come noto,  è un termine inglese che indica una serie di atteggiamenti tenuti da un individuo (datore di lavoro, collega, subalterno) che affligge un'altra persona, perseguitandola e generandole stati di ansia e paura, che possono arrivare a comprometterne il normale svolgimento della quotidianità; ma in questo caso è noto, che pur a parità di definizioni, non è previsto il penale, Cass. Pen., V sez., 29 agosto 2007 n. 33624 – “Il mobbing non è un reato, solo illecito civile”. Davanti a tanta illogicità, non solo da parte del legislatore, ma dalle stesse parti che dicono di voler difendere le donne,  non ci resta che ascoltare le sofferenze delle nostre testimoni ; buona visione”
 

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