Incendio Napoli-via Mastellone del 18 luglio, diossine rientrate sotto valore di riferimento

Proseguono le indagini dell’ARPA Campania avviate lo scorso 18 luglio in seguito all’incendio divampato in mattinata nell’area di via Mastellone nella periferia Est di Napoli. Si rimanda ai precedenti comunicati – diffusi in data 18 e 20 luglio – per un quadro completo delle attività finora svolte dall’Agenzia in relazione a tale evento.
Sono disponibili i risultati relativi al secondo campionamento, eseguito nell’arco di 24 ore nei giorni 19-20 luglio con un campionatore ad alto volume, collocato nei pressi del luogo dell’incendio allo scopo di misurare la concentrazione di diossine e furani dispersi in atmosfera. È risultata una concentrazione di PCDD/PCDF (diossine e furani) pari a 0,018 pg/nm3 I-TEQ – picogrammi per normal metro cubo in termini di tossicità totale equivalente – inferiore al valore di riferimento, correntemente utilizzato dalla comunità scientifica, di 0,15 pg/nm3 I–TEQ proposto dal LAI-Germania. In esito al precedentemente campionamento (18-19 luglio) era stato riscontrato un valore di 1,65 pg/nm3 I-TEQ: si configura dunque un andamento che dopo gli iniziali valori elevati è rientrato ampiamente sotto i valori di riferimento superate le 24 ore dall’avvio dell’evento.
Nei precedenti comunicati è stato anche tracciato un quadro dei dati disponibili provenienti dalle stazioni della rete di monitoraggio della qualità dell’aria, alcune delle quali situate entro pochi chilometri di distanza dal luogo dell’evento e operative nel monitorare un set di inquinanti che comprende polveri sottili, ossidi di azoto, benzene, toluene, xilene, monossido di carbonio. Si rimanda a tali comunicazioni per i risultati emersi, relativi alla mattina del 18 luglio.
L’Agenzia ha poi svolto un’analisi anche sulle ore successive. Le stazioni della rete di monitoraggio della qualità dell’aria registrano dal pomeriggio del 18 andamenti che non risentono in modo apprezzabile dell’incendio, dopo che, per alcune ore nella tarda mattinata del 18, avevano osservato un temporaneo aumento delle concentrazioni sia di polveri che benzene, associato al trasporto degli inquinanti verso Nord – Nord Est per via della ventilazione da Sud – Sud Ovest instauratasi in mattinata, fino a interessare anche le stazioni di Pomigliano e Acerra Scuola Caporale.

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