Valerio Moro: “Non sono un eroe”. Infatti, definirlo eroe è riduttivo

Valerio Moro è un poliziotto di 35 anni. Ieri, intorno alle ore 13, stava tornando dal Commissariato di Ostuni quando sulla statale 379 tra Brindisi e Lecce si è accorto che un camion davanti a lui stava sbandando vistosamente a 80 km/h contro il guardrail. L’agente non ci ha pensato su un attimo, è saltato giù dalla volante in corsa e, approfittando di un rallentamento del mezzo, è riuscito ad aggrapparsi sul tir dal lato del passeggero, trovando il conducente privo di sensi e in preda a convulsioni.
Moro è riuscito a togliergli il piede dall’acceleratore, prendere il controllo del mezzo e fermarlo. Dopodiché ha steso l’autista sul sedile, praticando le manovre di primo soccorso. Un gesto a dir poco eroico che ha salvato la vita dell’autista e chissà quante altre. “Non sono James Bond, è solo il nostro lavoro. Un lavoro di squadra” si schermisce.
Chiamatelo come volete, ma questo gesto va ben oltre il semplice lavoro. È capacità, sangue freddo, professionalità estrema, profondo senso del proprio ruolo e delle Istituzioni che rappresenta. E merita il più alto riconoscimento.

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