Viterbo, divelta la targa in ricordo delle donne violentate nel 1943-1944

Divelta la targa che ricorda le donne vittime delle cosiddette “marocchinate”, le violenze perpetrate dalle truppe coloniali francesi in Italia nel periodo 1943-1944.
Era stata inaugurata il 1° giugno scorso nel giardino del quartiere Carmine a Viterbo, con una cerimonia alla quale avevano presenziato il Sindaco Chiara Frontini, l’Assessore Katia Scardozzi e il Vicepresidente dell’Associazione Nazionale Vittime delle Marocchinate Silvano Olmi.
L’atto vandalico sembra sia stato compiuto nella notte tra venerdì e sabato. La targa sarà riposizionata al più presto. Sono in corso indagini per individuare i responsabili.
“Si è trattato di un gesto vergognoso – dichiara Emiliano Ciotti, Presidente dell’Associazione Nazionale Vittime delle Marocchinate, che il 7 luglio scorso era venuto appositamente a Viterbo per vedere la targa – un atto vandalico che ferisce gravemente la memoria delle donne e degli uomini che subirono violenze inenarrabili.
Esprimo la massima solidarietà all’Amministrazione comunale, alla città di Viterbo e agli iscritti all’ANVM della Tuscia – conclude Ciotti – chi distrugge targhe e monumenti vuole toglierci un diritto, quello alla memoria e al ricordo”.

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