Bullo: sei tu la vittima!

Tendiamo a identificare come vittime i bambini perseguitati. La nostra società, dovrebbe invece considerare come tali i Bulli stessi. Come potrebbero essere altrimenti classificati dei bambini e dei ragazzini, che al posto di rappresentare l'amore e l'innocenza, si pongono come il male? Vittime. Per mancanza di educazione. Di valori forse. Vittime a causa di debolezze mentali. Perché il Bullismo é debolezza. Non é coraggio. Il bullo non é un eroe e non é forte. Non é un Leader o un futuro "frontman". Sicuramente non è qualcuno da ammirare. Con la sua aggressività e mancanza di apatia, rappresenta la perfetta sintesi dello “stupro all’amore”. Dobbiamo smettere di giudicare normale e "cool" certi tipi di prepotenze. Soprattutto quando gli atti posti in essere, hanno come protagonisti i bambini. Sono troppi i genitori indifferenti al problema, che tendono a giustificare i propri figli e sono sempre troppo poche le scuole che prendono provvedimenti seri di fronte a queste problematiche.
Il bullismo viene troppo spesso considerato come un comportamento aggressivo passeggero. La realtà é totalmente diversa. Quando un comportamento aggressivo emerge troppo presto nello sviluppo di un individuo (nell'infante ), é facile che, se non viene affrontato, si consolidi ed aumenti col passare del tempo. Sono strettissimi i collegamenti fra il bullismo, l'evoluzione nell'appartenenza a una banda e la delinquenza. Un trinomio che spesso viaggia lungo binari paralleli.
I genitori di queste “vittime istigatrici” devono trovare il tempo di constatare il problema e devono trovare, per il bene del fanciullo e della società, la forza interiore per ammettere la necessità di un aiuto psicologico. Anche la scuola deve avere un ruolo attivo. Deve cercare, se possibile, di prevenire il bullismo e deve curarne gli effetti, qual'ora questo si manifesti senza controllo nei confronti di altri bambini. Non bastano le "note" sul diario e le circolari. Il bullismo si cura ( si vince!) studiandolo e parlandone. Gli insegnanti devono dirlo senza vergogna ai bambini, che il bullo é una persona con dei problemi, che è quasi un malato e che va curato. Bisogna spiegarlo bene ai nostri figli, che non devono avere paura di dire a mamma e a papà quando gli altri compagni lo scherniscono, lo indispettiscono o lo spintonano. Il bullismo é male e fa male a tutti. Anche il silenzio e l'omertà sono bullismo però.

Condividi questo articolo qui:
Stampa questo post Stampa questo post