Le comunità di Teano e di Calvi festeggiano il 50° anniversario di ordinazione presbiteriale del passionista P. Amedeo De Francesco
Domani, domenica 24 settembre 2023 alle ore 18.00, nell’ambito del solenne novenario in onore dei Santi Cosma e Damiano e a conclusione della seconda giornata di 40 ore, la Chiesa sidicino-calena e la comunità civile, nella sua più vasta accezione, parteciperà alla celebrazione eucaristica nella chiesa della Madonna delle Grazie, via Nicola Gigli, Teano, per rendere lode a Dio per il 50° anniversario di ordinazione presbiteriale del passionista P. Amedeo De Francesco e ringraziarlo per il suo costante e meritorio impegno che profonde nel servire la Chiesa e il prossimo.
P. Amedeo De Francesco nasce a Teano nel 1948, ove ritorna spesso per rivivere la fraternità dei fratelli Giuseppe e Antonio, della sorella Elena e degli affezionati nipoti e, come tutte le persone nate nel periodo post bellico, si trova a vivere in un contesto di sofferta ripresa del territorio, del variegato mondo associativo, civile e istituzionale. Riesce a realizzare la sua aspirazione e diventa alunno passionista e nel mese di giugno del 1973, venticinquenne, riceve a Napoli l’ordinazione sacerdotale ed inizia il suo cammino passionista nella Congregazione della SS. Croce e Passione di Nostro Signore Gesù Cristo, fondata da San Paolo della Croce nel 1720, nel rispetto della Regola della Congregazione approvata da Papa Benedetto XIV il 5 maggio 1741, che obbliga i passionisti alla propagazione della devozione alla Passione di Gesù per mezzo di missioni e di altri sacri ministeri.
P. Amedeo durante tutti questi “50 anni” di apostolato al servizio della Chiesa ha sempre operato e agito, fattivamente e intensamente, per promuovere nei fedeli, con la predicazione di missioni e di esercizi spirituali: località del nord, centro e sud Italia, Polonia e Brasile, la memoria della Passione di Gesù Cristo per spronare tutti a imitarne gli esempi.
P. Amedeo dal 1973 ad oggi ha animato, con il fervore e la verve che lo contraddistinguono, nelle comunità passioniste del basso Lazio e della Campania: Napoli-Ponti Rossi, Airola, Mondragone, Calvi Risorta e ancora Airola. Le ultime comunità che hanno goduto del suo apostolato sono quelle di Calvi Risorta (2011 – 2016) e di Airola (2016 – 2023). Nel 2011 da Mondragone, ove esercitava anche le funzioni di Superiore della comunità passionista, arrivò a Calvi Risorta per guidare la storica Casa conventuale, attivata nel 1926, e il Vescovo della diocesi di Teano-Calvi, Mons. Arturo Aiello, gli affidò anche il gravoso compito della guida della locale parrocchia San Nicola. Negli anni del suo “superiorato” nel convento di Calvi Risorta l’Associazione ex alunni passionisti – AsEAP, guidata in quel periodo dal compianto Antonio Romano, celebrava il suo raduno annuale (maggio/giugno) che registrava la partecipazione degli ex alunni forgiati al carisma passionista e, tale struttura, grazie alla sua disponibilità collaborativa, unita all’impegno del compianto P. Ludovico Izzo – assistente spirituale dell’Associazione, ritornava per un giorno la dimora degli ex alunni che avevano lasciato il cammino vocazionale intrapreso per seguire altre chiamate, non meno importanti, di quella della vita consacrata e sacerdotale, per vivere una giornata di spiritualità e di fraternità che condividevano con i Padri passionisti, loro formatori o compagni di viaggio nel periodo di formazione alla scuola di San Paolo della Croce, di San Gabriele dell’Addolorata, di Santa Gemma e del Beato Grimoaldo.
Purtroppo nel 2016, causa la costante crisi vocazionale, la Casa passionista di Calvi Risorta fu chiusa e da Superiore, con animo ferito, dovette per ultimo chiudere la “storica” porta di ingresso alla struttura conventuale e a seguito di ciò fu assegnato alla comunità passionista di Airola, con le stesse mansioni di “superiorato”. Non aveva ancora superato del tutto lo “shock” della chiusura della comunità di Calvi Risorta, causa il persistere della crisi vocazionale, viene chiusa recentemente, dai Superiori della Congregazione, anche quella di Airola e anche questa volta, da Superiore sarà costretto a riprovare l’amarezza di dover abbandonare per ultimo la struttura conventuale e nel prossimo mese di ottobre portarsi nella comunità di Forino (AV).
Conoscendo, stimando e apprezzando P. Amedeo comprendiamo la sua amarezza e la sua sofferenza ma sappiamo anche che è un “vero” passionista e il faro della sua azione pastorale è San Paolo della Croce e tutto ciò che ha rappresentato per la “famiglia passionista” e anche questo altro doloroso evento saprà gestirlo con il consueto spirito di servizio che ha contrassegnato i “50 anni” di impegnata, operosa e fruttuosa vita passionista.
P. Amedeo auguri, auguri e auguri.