COP28: impegnarsi per evitare il disastro sul clima
La Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP28) è uno degli appuntamenti più importanti di questi anni per fare il punto su come gli Stati stanno affrontando le emergenze climatiche e ambientali del pianeta. Sono chiamate in causa la responsabilità degli Stati, le scelte pratiche che devono essere messe in campo per quello che si configura come un conto alla rovescia prima del disastro.
Ci saremmo aspettati dal Governo Meloni ben altro atteggiamento, anche rispetto alle mozioni nostre e a quelle presentate dalle altre opposizioni. Ma a questa destra non interessa discutere, entrare nel merito, prendersi impegni al riguardo.
Di fronte al disinteresse evidente nei confronti dei problemi ambientali e climatici del Governo Meloni, quel disinteresse che osteggia e rinvia la discussione di una legge nazionale sul consumo di suolo, che ritarda l’approvazione di un Piano di adattamento ai cambiamenti climatici, che in quest’anno ha visto evocare ancora tante, tante volte nuovi condoni e nuove sanatorie, questa conferenza è l’occasione, grazie all’ancoraggio alle proposte europee, di rappresentare alla COP28 la spinta più forte ad affrontare la crisi climatica e salvaguardare il Paese.
Nessuno può tirarsi indietro: non può farlo l’Italia, non può farlo l’Europa e non può farlo nemmeno il Governo, nonostante l’ambiguità e il disinteresse che continua a dimostrare.