Grissini richiamati per la presenza di aflatossina B1
Il Ministero della Salute ha diffuso attraverso un’apposita sezione del suo sito ufficiale, in modo da salvaguardare la salute dei consumatori legato ad aflatossina B1, i dettagli riguardanti alcuni lotti di grissini a marchio ‘Azienda Agricola Bio Floriddia’, per rischio chimico. In particolare, gli operatori hanno accertato la presenza di aflatossine totali e B1 superiori ai limiti di legge consentiti, in entrambe le tipologie di prodotti, nei lotti segnalati nei modelli di richiamo. Ciò significa che, in tutte le confezioni appartenenti a quei lotti, gli alimenti in esse contenuti potrebbero presentare una percentuale di aflatossine più alta di quanto permesso dalla normativa europea. Si parla di rischio chimico, infatti, quando una sostanza viene ritrovata in quantità superiori rispetto a quelle permesse dalle normative come quella europea, o quando si sospetta la presenza di un elemento chimico non citato sull’etichetta. Secondo quanto reso noto dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare – EFSA, le aflatossine potrebbero essere genotossiche e cancerogene, almeno nelle quantità specificate dalla normativa dell’Unione Europea. Nello specifico i lotti ritirati sono i grissini a marchio ‘Azienda Agricola Bio Floriddia’, n° lotto: 20.11.23 (TMC: 20/03/24); N° lotto: 24.11.23 (TMC: 24/03/24); N° lotto: 29.11.23 (TMC: 29/03/24); N° lotto: 10.02.23 (TMC: 10/06/23); N° lotto: 07.03.23 (TMC: 07/07/23); N° lotto: 02.05.23 (TMC: 02/09/23); N° lotto: 23.05.23 (TMC: 23/09/23); N° lotto: 05.09.23 (TMC: 05/01/24); N° lotto: 29.09.23 (TMC: 29/01/24); N° lotto: 31.01.23 (TMC: 29/02/24), mentre il nome o la ragione sociale dell’OSA – Operatore del Settore Alimentare a nome del quale i prodotti sono commercializzati è Floriddia Rosario. Lo stabilimento di produzione è ubicato a Peccioli, in provincia di Pisa, ed esattamente in via della Bonifica 171. Il peso delle confezioni dei Grissini con farina di mais è di 200 grammi. Giovanni D’Agata, Presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda pertanto ai consumatori di prestare attenzione all’allerta alimentare in questione e di non utilizzare e di non ingerire il prodotto. Qualora la farina appartenente ai lotti segnalati sia stata utilizzata per preparare altri prodotti, questi ultimi non devono essere consumati. L’aflatossina è altamente tossica e può causare gravi danni alla salute di persone e animali. Tali tossine non vengono distrutte con la cottura.