Il FORUM socio-sanitario, 11 febbraio: “Giornata Mondiale del Malato”

Domani, domenica 11 febbraio 2024, ricorre la Giornata Mondiale del Malato istituita da Papa Giovanni Paolo II nel 1992 nella memoria della Beata Vergine di Lourdes, con l’intento di ricordare gli ammalati e coloro che li assistono.
Il tema di quest’anno, XXXII Giornata Mondiale del Malato, è “Non è bene che l’uomo sia solo” e appare del tutto evidente che il malato si cura curando le relazioni.
Il FORUM delle Associazioni socio-sanitarie fin dalla sua fondazione ha posto il malato come persona e le sue sofferenze al primo posto del suo impegno e il Professore Aldo Bova, eletto alla presidenza nel 2018, già primario ortopedico dell’ospedale San Gennaro di Napoli e da sempre impegnato attivamente nelle associazioni professionali di ispirazione cattolica, per la Giornata Mondiale del Malato del 2024 ha più volte evidenziato negli studi di emittenti televisive, in incontri con la stampa e con il variegato mondo associativo, che l’annuale Giornata Mondiale del Malato è “l’occasione per fare mente locale sul Malato in quanto persona sofferente e, naturalmente, fragile e bisognosa di attenzione e di vicinanza” e ha fatto continuamente e convintamente riferimento al pregnante e significativo messaggio di Papa Francesco che tra l’altro sottolinea che “Il tempo dell’anzianità e della malattia è spesso vissuto nella solitudine e, talvolta, addirittura nell’abbandono. Questa triste realtà è soprattutto conseguenza della cultura dell’individualismo, che esalta il rendimento a tutti i costi e coltiva il mito dell’efficienza, diventando indifferente e perfino spietata quando le persone non hanno più le forze necessarie per stare al passo. Diventa cultura dello scarto, in cui le persone non sono più sentite come un valore primario da rispettare e da tutelare, specie se povere e disabili” e “Prendersi cura del malato significa anzitutto prendersi cura delle sue relazioni, di tutte le sue relazioni”.
Quanto socializzato da Papa Francesco costituisce il patrimonio professionale e associativo del Presidente Bova che in ogni dove sollecita il personale medico a “toccare” il malato e a fargli sentire condivisione alle sue sofferenze. I farmaci e la chirurgia sono necessari nella cura e nella terapia del malato ma è altrettanto necessario che tutto il personale medico, nell’accezione più completa del termine, sia parte attiva, premurosa, sensibile, attenta, accorta alle problematiche che presenta il paziente.
Il Presidente Bova, nel socializzare le finalità della Giornata Mondiale del Malato, ha preso quale punto di riferimento la figura e l’opera del medico-santo Giuseppe Moscati che il Forum rivisitò con un apposito convengo celebrato a Napoli il 1° ottobre 2016 dal Titolo “Giuseppe Moscati – Testimone di Misericordia” e nell’introdurre i lavori affermò che: “La cultura dell’Umanizzazione della Medicina nell’epoca che viviamo, purtroppo, si fa sempre più carente. Questo, crea problemi nello studio e nella cura dell’ammalato. Un esempio di Grande Medico, che ha posto alla base dell’esercizio della professione medica la preparazione, la conoscenza tecnica e il sapere che, per curare le patologie, bisogna studiare, conoscere e valutare la persona sofferente, è Giuseppe Moscati” che “Ha posto, come fondamento dell’attività di medico, il guardare l’ammalato, come Persona, con la sua meravigliosa complessità, da amare, quale figlio di Dio, da seguire sempre e a cui stare vicino sempre in tutti i modi possibili”.

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