Calvi Risorta – Carabinieri intervenuti per incendio trovano una santabarbara. Sequestrati 360.000 petardi per un peso di 1000 kg di sostanza detonante e un valore commerciale di quasi 4 milioni di euro

Erano le ore 13.00 di ieri 18 maggio quando i Carabinieri della Stazione di Calvi Risorta, unitamente ai colleghi della Compagnia di Capua, e ai Vigili del Fuoco di Caserta, sono intervenuti sulla SS Casilina per un incendio divampato nella zona ASI del Comune di Calvi Risorta (CE), che ha interessato e completamente distrutto un’ala di un deposito industriale. Sul posto, al momento dell’intervento, non vi erano persone.
Al termine delle operazioni di spegnimento, durate circa 5 ore, i Carabinieri si sono subito resi conto che l’incendio era divampato per deflagrazione di polvere da sparo verosimilmente utilizzata in loco per produrre illegalmente fuochi d’artificio.
Si è reso quindi necessario l’intervento di una unità specializzata dell’aliquota artificieri del Comando Provinciale Carabinieri di Caserta che ha accertato la presenza di polvere pirica.
Il personale dell’Arma ha, quindi, proceduto a perquisire i locali attigui a quello distrutto dalle fiamme, rinvenendo in uno di essi 2.400 (duemilaquattrocento) scatoloni, ciascuno contenenti 150 fuochi pirotecnici, tipo petardo a polvere nera, denominato “super cobra 6”, prodotti illegalmente e riconducibili alla categoria F4, cioè di rischio potenziale elevato che possono essere venduti esclusivamente a persone con conoscenze specialistiche ed in possesso della licenza del Prefetto o del nulla osta del Questore.
Il predetto materiale esplosivo, quantificato in 360.000 (trencentosessantamila) petardi del tipo sopra indicato, per un peso totale di oltre 1.000 (mille) kg. di sostanza detonante ed un valore commerciale al dettaglio stimato in quasi 4 milioni di euro è stato posto in sequestro ed affidato in custodia all’azienda pirotecnica specializzata.
Il capannone industriale interessato dalle fiamme e l’attiguo deposito, ove erano custoditi i fuochi pirotecnici, sono stati posti in sequestro.
I Carabinieri stanno ora indagando per identificare i responsabili dell’incendio, della fabbricazione e detenzione dei petardi illegali.

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