Appello per fondare l’associazione dei traumatizzati cranici e ictus
Trauma cranico e ictus. I coniugi Rosiello-Falzarano di San Nicola la Strada rivolgono un accorato appello per fondare un’Associazione che si occupi dei cittadini colpiti da queste gravi forme di malattia. “Siamo convinti che insieme si può lottare per aiutare i nostri cari colpiti da trauma cranico o ictus a vivere una realtà sociale e lavorativa fondata sulla dignità umana, che è di tutte le persone, a prescindere dal loro stato di salute”. Ad affermarlo è Arturo Rosiello, bancario in pensione, papà di Gennaro che l’11 agosto del 1996 venne letteralmente falciato da una macchina che stava transitando in Piazza Rotonda. L’allora diciannovenne Gennaro rimase in coma e tutti gli specialisti che si susseguirono al suo capezzale esclusero categoricamente che egli potesse emergere dal coma profondo in cui versava. I genitori non si rassegnarono e decisero di rivolgersi ad un luminare di neurologia, il professore Erik Smuzard, che lavora nel miglior centro di riabilitazione di Innsbruck, in Austria. “Il ragazzo si può salvare” è la diagnosi del professor Smuzard. Dopo due anni di coma Gennaro si risveglia, ma deve proseguire incessante la fase riabilitativa fra i centri di Milano, Firenze e Parma. E proprio a Parma la neuropsicologa Anna Mazzocchi, fra le migliori nel campo della riabilitazione intellettiva, psicologica e motoria, dice ai genitori di Gennaro che la migliore medicina per loro figlio è il lavoro. “La legislazione italiana” – ha aggiunto Rosiello, coadiuvato in questa sua avventura dalla moglie Pia Falzarano, dipendente della Regione Campania – “prevede interventi per il reinserimento socio-lavorativo di queste persone, ma le istituzioni locali applicano solo in parte tali leggi, trascurando nell’attuazione coloro che vengono colpiti da trauma cranico o ictus, che pur avendo potenziali capacità lavorative vengono completamente emarginate. Siamo genitori che stiamo pagando direttamente sulla nostra pelle questa triste realtà, avendo un figlio che si è svegliato dopo un lungo coma vegetativo, in seguito ad incidente stradale. Dopo 17 anni di lunghi sacrifici, attualmente nostro figlio, per poter ulteriormente migliorare, come affermano i luminari del Trauma cranico, ha bisogno di essere impegnato in attività lavorative con borse lavoro e con la presenza di un tutor in aziende pubbliche o private adeguate o altri enti accreditati, per il reinserimento socio-lavorativo ai sensi delle leggi vigenti, ma le Istituzioni ignorano il caso di nostro figlio, nonostante le continue richieste. Pensiamo” – hanno aggiunti i coniugi Rosiello – “che ci sono altri casi come il nostro, anche per quelle persone che versano ancora in coma è importante lottare per il futuro, perché nella realtà sociale la risposta alle nostre aspettative la troviamo solo se noi tutti genitori, famiglie che soffriamo ci uniamo per far sentire la nostra voce”. Chiunque volesse aderire all’iniziativa può rivolgersi ai coniugi Rosiello ai seguenti recapiti telefonici: 339/4119621 – 347/8087697 – 333/9278407 –0823/424512. Indirizzo E-mail f.pia1955@libero.it . Domicilio Rosiello Arturo / Falzarano Pia : Viale Europa 70, 81020 San Nicola la Strada (CE).