Crisi e cassa integrazione alla Nuroll

Mentre gli altri esprimono solidarietà alla Nuroll comodamente dalle tastiere dei computer, il sindaco di Pignataro piomba nello stabilimento alle 9 del mattino e striglia la dirigenza: "Un solo licenziamento e ci costringerete a prendere soluzioni durissime. Abbiamo concesso tutto alla dirigenza per consentire il mantenimento dell'occupazione. Ora non potete andare via, non è serio".
I tagli al personale decisi dalla dirigenza Nuroll di Pignataro Maggiore (azienda che produce film per alimenti e prodotti affini) hanno alzato l'asta della tensione nelle ultime 48 ore, coinvolgendo soprattutto l'Amministrazione comunale, presente ieri mattina presso lo stabilimento in crisi.
Il sindaco Raimondo Cuccaro, unico politico a presentarsi di persona presso l'industria pignatarese, ha incontrato le maestranze e alcuni rappresentanti della dirigenza in uno scambio di impressioni che si è protratto per più di un'ora e mezza.
Drastico il pensiero del primo cittadino di Pignataro, di fronte alla paventata ipotesi di uno smantellamento della forza lavoro (con i primi 30 esuberi in odore di blandi ammortizzatori sociali già dai prossimi mesi).
"Noi siamo disposti come amministrazione a fare anche altre cose importanti, oltre a quelle che abbiamo fatto per consentire a questa azienda di rimanere a Pignataro Maggiore – ha esordito Cuccaro davanti agli operai e alla dirigenza dello stabilimento di via del Conte – ma l'atteggiamento che noto non fa onore alla proprietà, anzi, getta la Nuroll in un cono d'ombra non proprio edificante".
Il sindaco ha fatto esplicito riferimento alle robuste agevolazioni che sono state concesse, non solo alla Nuroll ma a tutto il parco Asi di Pignataro.
"Ma certo – ha precisato Cuccaro – abbiamo concesso autorizzazioni per l'ampliamento della struttura, è stato addirittura chiesto l'abbassamento al 35% dei costi energetici alla Calenia per le industrie di Pignataro e, come se non bastassero tutti questi incentivi, abbiamo anche studiato il metodo per abbassare la Tares delle aziende dai 27euro degli anni scorsi, ai circa 18 della nostra gestione. Nonostante tutto, oggi sento parlare di piani aziendali che porteranno ai tagli del personale. Allora lasciatemi dire che ci troviamo al cospetto di politiche industriali poco serie che se ne fregano del territorio e delle sue principali risorse: i lavoratori e la loro professionalità indiscussa".
Non ha abbassato per un solo minuto la guardia il sindaco Cuccaro e, faccia a faccia con un rappresentante della dirigenza Nuroll, non ha esitato a far conoscere i piani futuri della sua Amministrazione in caso di tagli.
"Non permetterò di farla franca, persino con un solo licenziamento – ha tuonato il sindaco – sappiate che non vi consentirò di portare via la produzione per ridurre la stabilimento di Pignataro a una semplice area di vendita e stoccaggio, soprattutto perché non consentito dalla legge e dalle normative che regolamentano la zona industriale della nostra cittadina. Qui la produzione – ha aggiunto il sindaco – è il pegno che gli industriali devono lasciarci per aver sfruttato il nostro territorio. Voglio ricordare che abbiamo tutelato in ogni modo questa azienda, persino con lotte popolari per evitare l'insediamento di una piattaforma per rifiuti nocivi e per evitare che venisse attivata la centrale a biomasse della Biopower, aziende insalubri che dovevano sorgere proprio intorno all'area Nuroll".
Come se non bastasse, lo stesso Raimondo Cuccaro sta per avviare dei controlli, tramite Asl e Arpac, per valutare la compatibilità dello stabilimento Cosmer (preparazione vernici) con la delicata linea di produzione delle pellicole alimentari della Nuroll. "Noi facciamo di tutto per rendere appetibile la nostra zona industriale e per creare sicurezza occupazionale – ha concluso il sindaco – ma se poi gli industriali dovessero andar via senza mantenere i patti, daremo fondo a ogni iniziativa per evitarlo. Alla dirigenza Nuroll, dopo tutto ciò che ha avuto da questa Amministrazione, non faremo sconti. Non giochiamo con la vita dei lavoratori".

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