Roccamonfina – “Elogio del paranormale” di Fiorentino Bevilacqua

“Elogio del paranormale” è l’ultimo lavoro del biologo Fiorentino Bevilacqua. La scelta del tema del libro completamente diversa da quella che è la sua professione e la sua nota passione verso la natura, deriva da un’idea maturata attraverso le molteplici domande che, da persona attenta ed arguta, nel corso degli anni si è sovente posto. L’argomento oggetto del libro, per quanti lo conoscono, potrebbe apparire ben lontano dalla sua personalità ma, in realtà, la materia trattata deriva da alcune esperienze personali, ben spiegate all’interno del libro stesso. Fin dai tempi del liceo appassionato anche di astronomia e fisica, lo scrittore Bevilacqua ha avvertito la necessità di darsi delle risposte, iniziando ad approfondire sempre di più i motivi che hanno originato il fenomeno che lo ha incuriosito. Nel libro “Elogio del paranormale” emerge, accanto alla storia narrata, anche la ricca cultura che contraddistingue l’autore, vi sono infatti, tra l’altro, anche riferimenti alla filosofia e alla religione. Il titolo del libro potrebbe indurre a credere che si tratti di un argomento fin troppo scontato e semplice ma, in realtà, dietro ad esso si cela una forte razionalità che conduce oltre l’eventuale scetticismo personale, infatti, nella terza parte del libro, si individua il tanto ricercato “perché” del paranormale, ed il perché della sua negazione. Si iniziano quindi a mettere in discussione le ragioni del razionale, generando un capovolgimento totale del concetto stesso. Il libro, scritto in modo scorrevole adatto a tutti, presenta un approccio diverso dal consueto: tratta oltre che di paranormale, anche di ufo e spiritualità, ma in chiave sorprendentemente logica. “Il paranormale” è quindi per lo scrittore “una finestra su questo “di più” che esiste, e che l’uomo non è compiutamente in condizione di percepire. “Elogio”, continua l’autore “perché anch’esso è una finestra su ciò che esiste, ma che ci ostiniamo a negare, perché va contro la fisica di base, quella innata, mandando in crisi l’uomo. Da qui il rifiuto del paranormale”.

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