Presentazione del libro l’Ultimo bunker
L'Associazione S.O.S. Sostegno Solidale O.N.L.U.S. presidente la Dott.ssa Esposito Angela Palma e l'Associazione Demetraviva diretta dal dott. Giovanni Marrocco, e il sito internet diretto da Vito Taffuri,con l'I.S.S.I.S di CastelVolturno organizzano, il prossimo Giovedì 12 Dicembre 2013, con inizio alle ore 16,00 presso il Centro Interparrocchiale Don Milani, sito in Via XX Settembre in Calvi Risorta (CE), la presentazione dell’ultimo lavoro editoriale dal titolo l'ultimo Bunker, scritto dal Magistrato Catello Maresca, della Procura della Repubblica di Napoli, della Direzione Distrettuale Antimafia. Saranno presenti inoltre, le Autorità Militari e Civili, locali e provinciali, e tutte le Associazioni del territorio. A questo punto, ripercorriamo lo scorso 7 dicembre del 2011 quando i telegiornali – nazionali e locali – aprono con una notizia clamorosa: dopo una latitanza durata oltre 16 anni, è stato assicurato alla giustizia Michele Zagaria, primula rossa del potente clan dei Casalesi. Si nascondeva nella sua terra, ovvero Casapesenna, a pochi chilometri da Casal di Principe. Per stanarlo, nel sofisticato bunker che lo ospitava, sono state necessarie ruspe, martelli pneumatici e una gigantesca trivella. A guidare le indagini il pm della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, Catello Maresca, che, per tre anni, ha lavorato ossessivamente per raggiungere questo obiettivo. Con la sua squadra ha raccolto migliaia di informazioni e segnalazioni, ha seguito le tracce più labili, si è calato nella mentalità dei boss latitanti e dei loro complici. È stata una partita sottile, complessa, estenuante: i capi della criminalità organizzata sono astuti e feroci, hanno moltissimo denaro, decine di complici e un efficace sistema di controspionaggio, godono di un immeritato “rispetto” fondato sulla paura che incutono, si avvalgono delle tecnologie più moderne. E “L’ultimo bunker”, scritto a “quattro mani” dallo stesso Maresca e da Francesco Neri, ci fa scoprire come ragionano i boss, come si difendono e dove si nascondono: i loro rifugi sotterranei hanno raggiunto infatti una sofisticazione e un confort sorprendenti, veri status symbol del latitante di lusso. Ci fa partecipare alla vita quotidiana di magistrati, poliziotti e carabinieri. Ci guida passo, passo in un'indagine meticolosa ed emozionante, fatta con l’intercento. E alla fine scopriremo che a tradire Michele Zagaria sono stati tre indizi minimi, che poteva cogliere solo un investigatore come il I° Dirigente dr. Vittorio Pisani, ancora più astuto della sua invisibile preda: una foto scattata da tremila metri d'altezza, tre ricerche su internet apparentemente bizzarre e un maglione della taglia sbagliata, che portava a compimento materialmente l’arresto del noto boss dei Casalesi. Quindi, siete tutti invitati a partecipare per ripercorrere insieme agli autori del libro, e gli investigatori quanto la provincia di Caserta, ha detto basta alla camorra.