Antonella Ricciardi intervista Michele Iannelli

Michele Iannelli, con “Marsiglia Bleu Noir”L’insolita storia di Julienne e Jean Claude” ,  edito dalla Nuova Ipsa di Palermo, mette al mondo la sua prima “creatura” romanzesca.
Ha già pubblicato articoli e libri di scienza della salute in quanto medico, psicologo clinico, psicoterapeuta ed omeopata. Le precedenti sue opere sono state “IL DIGIUNO OLISTICO” Laboratorio di salute e consapevolezza, Edizioni Istituto di Scienze Umane, Roma Novembre 2001, “FLORITERAPIA DEL DR. E. BACH – MEDICINA DELL'ANIMA E DEL FUTURO” Aa.Vv. Guna Editore, Milano Marzo 2008, “MEDICINA UMANISTICA”. Autorealizzazione, salute ed evoluzione attraverso la floriterapia di Bach. Guida ai principi, alla metodologia e alla clinica di Michele Iannelli e
Intervista a Michele Iannelli
Paolo Montenero – Nuova Ipsa editore, Palermo 2012. Michele Iannelli è nato a Caserta e vive a Roma.
Si diletta da attore, cuoco e tifoso di calcio.
Ha svolto per alcuni anni, come medico specialista, la funzione di Giudice presso i Tribunali di Sorveglianza Ordinario e Militare.
Contatti:
olopsi@libero.it
Ricciardi: “Senza volere svelare per intero, naturalmente, il contenuto del tuo romanzo, puoi accennare ad alcuni dei messaggi che hai voluto trasmettere attraverso questa opera?”
Iannelli: “Credo che un romanzo possa essere una sorta di “scatola magica” attraverso la quale ogni lettore ha l’opportunità di costruire ed individuare autonomamente messaggi utili per se stesso. Più un racconto offre questa possibilità e più vuol dire che è ben riuscito. E’ anche vero che ciò succede se l’autore fornisce qualche suo spunto e qualche argomento di riferimento. Nel caso nel mio romanzo “Marsiglia Bleu Noir” credo che si possa riflettere sulla possibilità di ridiventare padroni e protagonisti della propria vita, sul coraggio per poterlo fare, sull’amore come energia propulsiva, sulla consapevolezza che parte delle istituzioni ufficiali possano essere al servizio di potentati criminali etc. “
Ricciardi: “Ci sono particolari riflessi autobiografici che hanno ispirato, in particolare, “Marsiglia Bleu Noir”? “
Iannelli: “Marsiglia Bleu Noir” non è un libro autobiografico. Occorre però aggiungere che ogni romanzo riflette inevitabilmente le emozioni, i sentimenti, i vissuti e i modi di pensare dell’autore.
Nel mio racconto sono presenti molte delle cose che amo: la passionalità, il mistero, il calcio, la buona cucina, la musica, le questioni sociali, la mia principale professione e due città che adoro: Milano e Marsiglia.”
Ricciardi: “In che modo è nato il tuo interesse per le atmosfere di Marsiglia, oltre che per il genere letterario del noir? “
Iannelli: “Da sempre attratto dal “mistero”, sono stato e sono un lettore di gialli, di fantascienza e di noir. La mia professione di medico psicoterapeuta è essa stessa intrisa di mistero e di atmosfere noir. Non a caso, inoltre, ho svolto per dodici anni l’attività di Giudice, come medico specialista,  presso i Tribunali di Sorveglianza Ordinario e Militare.
René Frégni e Jean Claude Izzo, due grandi autori noir, ( che, come scrivo nella mia dedica a loro) “mi hanno fatto conoscere e amare l’anima di Marsiglia.” Un viaggio a Marsiglia non solo non ha deluso questo innamoramento ma lo ha rafforzato e mi ha permesso di descrivere e far rivivere intensamente nel mio libro questa città. Una città che io definisco “Mediterranea per eccellenza”. “
Ricciardi:  “Nel tuo libro sono presenti riferimenti molto specifici a culture diverse di appartenenza: ad esempio, quella marsigliese, quella celtico-bretone, quella legata alla comunità araba in Francia, a elementi della tradizione romana, italiana del Sud, ecc… Tali scelte hanno motivi molto precisi? Ti chiedo, cioè, se questi riferimenti siano anche simboli di identità a te a te vicine, moralmente…”
Iannelli: “L’identità è un bene esistenziale molto importante; è il punto di partenza basilare per chiunque e per qualsiasi comunità. La consapevolezza di chi si è, della propria storia, delle proprie peculiarità e quindi dei propri autentici bisogni è il presupposto indispensabile per una buona qualità della vita. Essere consci di e portare rispetto per la propria identità è un passaggio obbligato per essere riguardosi nei confronti delle identità altrui. Sono un meridionale mediterraneo, mi affascina la cultura celtica: si, queste identità mi appartengono o mi sono in qualche modo vicine.”
Ricciardi: “ Nel tuo libro è presente anche intensa attenzione rivolta verso il sociale, ed le vie per una possibile emancipazione dall'iniquità di determinate situazioni politico-economiche: puoi spiegare di più questa tua aspirazione, presente, peraltro, marcatamente nelle tue attività politico-culturali?”
Iannelli: “Abbiamo la fortuna di vivere in un pianeta meraviglioso e ricchissimo di risorse. La Terra potrebbe offrire la possibilità di un’ottima esistenza almeno a trenta miliardi di persone, senza devastazioni ambientali. Ciò nonostante, pur essendo gli abitanti solo sette miliardi,  almeno un quinto della popolazione mondiale vive in miseria e un’altra buona  fetta stenta.  Constato questa assurda situazione, tremo di indignazione, sono consapevole che (nell’oscurità) ristrettissime e criminali oligarchie operano per mantenere questo stato di cose: ciò motiva il mio impegno sociale.”  
Ricciardi: “Hai in programma qualche nuova opera letteraria, ed, eventualmente, pensi alla possibilità di un seguito per le vicende dei protagonisti di Marsiglia Bleu Noir?"
Iannelli: “Sto scrivendo un secondo romanzo: una storia molto noir e tenebrosa. Anche in questo caso spero di essere utile per risvegliare qualche coscienza. Non voglio anticipare nulla di più perché la tematica è molto scottante e riguarda l’attualità di tutti noi Italiani.
Certamente, poi, mi cimenterò nel seguito di Marsiglia Bleu Noir. L’insolita’ storia di Julienne e Jean Claude continuerà, ma, invece di essere Bleu Noir, sarà molto più Noir che Bleu. “
Introduzione e quesiti di Antonella Ricciardi; intervista ultimata il 2 dicembre 2013

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