Andiamo verso rifiuti zero!

C'era una volta… iniziano così molte favole per bambini, ma quella che stiamo per raccontare, favola non è, bensì è realtà di un tempo neanche troppo lontano. Dicevamo, c'era una volta un tempo in cui i rifiuti, semplicemente, non esistevano. Innanzitutto, se ne producevano ben pochi, visto che non c'era la corsa sfrenata all'imballaggio ed all'usa e getta dei giorni nostri. E poi, nella maniera più naturale possibile, si mettevano in pratica le successive due “R” del ciclo dei rifiuti (Riutilizzo e Recupero, la prima è la Riduzione). La raccolta differenziata? Quasi inutile, a quel punto, se non per la frazione umida che finiva dritta dritta a concimare i campi. Tutto così semplice, tutto così ovvio, tutto così lontano dall'attuale realtà, almeno da quella casertana, perché in tantissimi altri comuni di tutto il mondo, da metropoli come Portland alla nostra piccola Camigliano, si è già intrapresa con successo la strada giusta. Da noi invece cosa succede? Succede che la Tarsu venga aumentata del 5%, nonostante gli esercizi commerciali (ed anche il Comune stesso, come testimoniano i sacchi di “tal quale” indegnamente accumulati ogni giorno sotto Palazzo Castropignano) continuino indisturbati a non fare la differenziata, nonostante dal 2012 al 2013 si siano smaltite oltre quattromila tonnellate in meno di indifferenziato, con evidenti risparmi che hanno compensato quasi del tutto l'aumento del costo di conferimento imposto da GISEC, nonostante il Comune continui ad incassare misteriosamente cifre ridicole dalla vendita del materiale riciclabile (meno di 145mila euro nel 2013, quando altri comuni riciclando la stessa quantità di materia incassano circa mezzo milione di euro. Mentre l'Amministrazione continua a propagandare gli impianti come unica soluzione per abbassare la tassa di raccolta rifiuti, Speranza per Caserta vuol seguire le direttive europee e quelle del buon senso, indirizzando anche la nostra città nella strategia “Verso Rifiuti Zero”, che parta innanzitutto da forti iniziative per la riduzione dei rifiuti (disincentivo agli imballaggi e promozione dei prodotti alla spina, per cominciare), per il riuso (creazione di “pre-isole” ecologiche, dove i materiali riutilizzabili vengano trattenuti senza diventare rifiuto) ed infine per la raccolta differenziata di qualità, con una vera premialità che sia affiancata da penalità severe per chi non differenzia seguendo le regole, il tutto verso un sistema tariffario che si sganci sempre più dalla superficie delle utenze, per diventare veramente proporzionale al “quanto” e “come” ciascuno di noi conferisce i rifiuti urbani. Per questo scopo, gli attivisti del Movimento di Speranza hanno raccolto oltre settecento firme di cittadini casertani che hanno sottoscritto la petizione “Verso Rifiuti Zero”, firme che sono state consegnate in Comune con la richiesta di calendarizzare l'argomento all'Ordine del Giorno del prossimo Consiglio Comunale.

 

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