Niente soldi, non è censito

Alle ore 15,15 di venerdì 27 dicembre 2013 mi sono recato presso la filiale di Vitulazio della Banca Popolare di Ancona per riscuotere un assegno di euro 300,00 a me intestato. Dopo aver atteso oltre mezz’ora il mio turno, l’impiegata mi ha riferito che l’assegno non poteva essere cambiato perché non risultavo censito presso quella banca. Ho cercato di spiegarle che avevo bisogno di quella somma per impegni inderogabili, ecco la risposta: “non posso, non è censito” Come devo fare? “Se li faccia dare in contanti da chi ha emesso l’assegno, oppure ritorna un altro giorno quando non c’è l’utenza perchè per censirla occorre molto tempo, provi lunedì”. Insomma è mai possibile che nel nostro Paese il dominio è solo delle banche? I nostri soldi, non solo li teniamo senza alcun guadagno ma solo per far impinguire le loro casse, al momento dell’occorrenza si trovano mille scuse per ritardare la restituzione.

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